WALTER SICKERT ACCUSATO DI ESSERE JACK LO SQUARTATORE di Silvia Giabbani Dopo 113 anni ancora il mistero dell'identità di Jack Lo Squartatore seduce scrittori e amanti del giallo. L'ultima in ordine di tempo è Patricia Cornwell, che accusa il defunto Walter Sickert di essere l'omicida più famoso dei tempi... La notizia è intrigante sotto diversi punti di vista: dopo più di un secolo si sarebbe scoperta la reale identità di Jack lo Squartatore, uno dei più famosi e peggiori serial killer che la storia ricordi. La scrittrice Patricia Cornwell, famosa per i suoi romanzi gialli, sostiene di aver trovato prove inconfutabili che accuserebbero il pittore inglese Walter Richard Sickert. Artista profilico e poliedrico, scrittore, attore e pittore, Sickert (1860 - 1942) è stato uno dei rappresentanti inglesi dell'Impressionismo, fondatore nel 1911 del gruppo di Camden Town. Muovendosi dalle premesse impressioniste, Sickert era attirato dal mondo vario, e spesso perso, degli ambigui locali notturni che frequentava egli stesso. La sua pittura veloce indugiava sulle le persone, con tagli di luce impietosi, crudi, riportando sulla tela le bellezze e bruttezze dall'animo umano. L'annuncio della presunta colpevolezza è stato dato dalla stessa Cornwell durante una intervista televisiva alla ABC News. La scrittrice, che si è dichiarata ossessionata da questo mistero insoluto, e decisa a far giustizia per le 5 donne uccise, avrebbe speso alcuni miliardi per portare avanti le indagini condotte secondo i metodi della moderna polizia scientifica, cosa che non si fece allora. Così, come la protagonista dei suoi romanzi, la patologa legale Kay Scarpetta, ha cercato le prove analizzando le antiche fotografie delle vittime, ha fatto eseguire indagini grafologiche e di DNA sulle presunte lettere di Jack lo Squartatore conservate al Public Record Office, ha addirittura acquistato la scrivania e 32 dipinti di Sickert e ne ha fatto a pezzi uno per cercare la prova definita, un elemento che potesse essere affiancato, tramite DNA alle lettere. Jack lo Squartatore in una vignetta inglese contemporanea al terzo omicidioNonostante però il tempo, i soldi, e la squadra di tecnici ingaggiata per questo lavoro, la prova definita non è stata trovata. Ma la scrittrice si dice sicura comunque della colpevolezza di Sickert in base ad una analisi, se possiamo dire così, iconografica. Infatti intorno al 1900 Sickert realizzò una serie di dipinti intitolati Camden Town murder , e dedicati appunto agli omicidi di Jack the Ripper. In questi sarebbero stati raffigurati elementi precisi degli omicidi, tali che non si sarebbero potuti immaginare. Uno di questi dipinti raffigura una donna uccisa sdraiata sul letto e accanto a lei un uomo vestito. La posizione della donna sarebbe quella esatta in cui fu trovata Mary Kally, a cui fu strappato il cuore, mai ritrovato. Ritrovata il 9 novembre 1888, fu la quinta e ultima vittima accertata di Jack lo Squartatore. Poi vi sarebbe la somiglianza di un volto femminile sfregiato dipinto da Sickert, con le ferite inferte a Catharine Eddowes (la quarta vittima, uccisa appena tre quarti d'ora dopo l'omicidio della terza vittima, il 30 settembre 1888), e la scoperta che la carta utilizzata da Sickert e quella delle lettere analizzate hanno lo stesso marchio. Inoltre il fatto che Sickert avesse familiarità con il mondo delle prostitute, che utilizzava come modelle, e che possedesse tre studi segreti nella zona dove furono compiuti gli omicidi, grazie ai quali avrebbe potuto nascondersi con facilità e velocità, rafforza le convinzioni della Cornwell, che si dichiara pronta a giocarsi la reputazione sulle sue accuse. Ma le sue dichiarazioni, per quanto sensazionali possano apparirci, sono state accolte molto freddamente in Inghilterrra, per vari motivi. Innanzitutto la distruzione di un dipinto, per quanto di legittima proprietà, è un atto assolutamente discutibile e deprecato dalla stessa Fine Arts Society che ha venduto alla Cornwell i dipinti. Inoltre la pista Sickert non è assolutamente nuova nella storia delle indagini relative a questi omicidi, compiuti tra l'agosto e novembre del 1888. Infatti il nome di Sickert è già apparso diverse volte. Riassumendo una storia abbastanza complicata, Sickert è stato sospettato, post mortem, di essere coinvolto tramite legami massonici in una cospirazione per salvare la reputazione dell'allora Duca di Clarence, nipote della regina Vittoria. Ma questa di Sickert e del Duca di Clarence è solo una delle tante ipotesi che sino ad oggi si sono seguito sin qui. Solo che tra i vari autori che si sono misurati con questo mistero, probabilmente la Cornwell è quella che ha saputo dare più risalto alla storia, pubblicizzando così in anticipo la sua ultima fatica letteraria : L'Affare Sickert.