La pittrice/illustratrice italiana Elena Checchi (Elche) ha ritratto in numerose opere la donna, raffigurata nei suoi momenti più sottilmente. seduttivi.Le sue opere sono reperibili in Internet con una semplicissima ricerca a suo nome.Per analogia, segnalo anche le opere della collega spagnola Monica Castanys, altra artista capace di cogliere e raffigurare analoghe sfumature....[continua]
Rinvenuta per caso nel periglioso mare del web, questa fotografia mi ha colpito per due motivi : il senso completo e compiuto del vestire femminile ed una seduzione sensibile e scevra di ogni volgarità. C'è un uso perfetto del colore, dei tessuti e della loro giustapposizione nell'abito ed una scelta strepitosa nelle calze. Peso e nuance. Gioielli importanti eppure naturali. Ciò attiene al primo merito.Per quanto riguarda il secondo...lascio parlare una fotografia che sa di sensualità di Donna, di sensibilità, di Grazia. Che piacere per gli occhi di un uomo !L.V ...[continua]
Olghina di RobilantLo Scià di Persia le inviava fasci di rose rosse. Re Faruk d’Egitto le regalò il suo panfilo e lei lo rifiutò. Poteva sposare Juan Carlos di Spagna. Ma alla fine ha sempre scelto la libertà. Pagandola cara.Andare a casa di Olghina di Robilant, la dissipazione fatta persona, è come far visita a Norma Desmond di “Viale del tramonto”. Con la differenza che lei non è più Gloria Swanson e io non sono mai stato William Holden.«Mi raccomando: venga da solo, niente fotografi», aveva ordinato spicciativa al telefono. «Ho le rughe». Un tentativo di togliersele passando il ritratto nello scanner è crudelmente abortito. «Guardi qua che roba», mostra la fronte calcinata al computer, «ho pasticciato con lo sfumino del programma di fotoritocco».Non saprei dire se sia più donna o più giornalista, di sicuro a 69 anni compiuti la musa ispiratrice della Dolce Vita riesce ancora a trattar...[continua]
Nel biennio 1919-1920 Luisa Casati va nell'isola di Capri, che le piace così tanto da decidere di stabilirvisi per un po’. Roger Peyrefitte descrive così il suo arrivo:“I capresi ostentavano di non stupirsi di nulla, ma non avevano mai assistito ad uno spettacolo simile. La marchesa, alta e snella, portava un cappello da astrologo dal quale ricadevano veli che la avviluppavano. Il viso era impiastrato come quello di un pierrot (…) Dalle orecchie dondolavano campanellini e il trucco le colava a rivoli sulle scarpe impolverate. Teneva fra le mani una sfera di cristallo, per rinfrescarle. Una domestica portava un arbusto di ferro battuto, carico di granate dipinte di vermiglio, con un’etichetta che diceva trattarsi di un regalo di D’Annunzio. Un negro teneva al guinzaglio due levrieri incipriati di cipria color malva e un leopardo; un heiduque sorvegliava le gabbie che contenevano un boa, a...[continua]
Divismo, moda, estetica camp, subculture, gusto, arte: in tutti questi ambiti e in molti altri ancora la Marchesa Luisa Casati è un personaggio fondamentale per l’iconografia contemporanea. Con le sue ciglia finte lunghe sei centimetri, l’altezza imponente, la magrezza sinuosa, la voce da contralto, i vestiti da Regina degli Inferi, la Marchesa è stata forse la prima vera diva contemporanea, fondatrice del culto dell’immagine di sé, con una carriera durata più di trent’anni.Grazie alla potenza della sua immagine, Luisa Casati è stata forse anche la prima icona gay del Novecento. Proto-situazionista, è ricordata per le sue memorabili ed inimitabili feste. Ha girato tutto il mondo, ha avuto palazzi da Mille e una Notte a Roma, a Venezia, a Parigi. La sua vita è stata un’ininterrotta performance.Di lei Catherine Barjanski ha detto: “Aveva un temperamento artistico, ma non essendo in grado d...[continua]
"Histoire d'eau" è in assoluto il primo fashion film della storia; è stato girato nel 1977 per promuovere la prima collezione di pellicce Fendi pret-à-porter, disegnata da Karl Lagerfeld; il film è diretto da Jacques de Bascher, all'epoca principale collaboratore del Lagerfeld.Non si tratta certo di un film d'azione o di effetti speciali, ma ritengo possa comunque interessare qualche Frequentatore di queste pagine, che saprà apprezzarlo appieno.https://www.youtube.com/results?search_query=histoire+d%27eau...[continua]
Visto che tra pochi giorni celebreremo i convulsi e sofferti anni '70 nel laboratorio "L'età delle chitarre", non mi sembrava male inaugurare questa Porta - LA PORTA - con alcuni scatti di Jane Birkin. Legata a quegli anni per diversi motivi, mi piace ricordarne l'avvenenza persa, disincantata e onirica. Sospesa tra trasgressione e digressione, la Birkin porta in sé la combattuta e rabbiosa linea di quegli anni. E lo fa, soprattutto, con i suoi occhi. ...[continua]
Due ragazze d'oggi che sanno abbracciare l'attualità con squisita finezza.Mi è proprio piaciuta questa fotografia apparsa sul noto The Sartorialist. Dimostra come il linguaggio della bellezza, della femminilità e del vestire bene non conosce epoche, stagioni, età. Siamo nell'oggi di una Milano spruzzata di neve, due amiche passeggiano divertite e divertenti...sensuali eppure gioiosamente eleganti. Da corrergli dietro......[continua]
Una Maserati Quattroporte, un set di bagagli di alto lignaggio in cui si riconoscono valigie Louis Vuitton e Globe Trotter, unitamente a due cappelliere sempre Vuitton, lo sfondo di un grande albergo, personale di servizio...e Lei, uno splendido esempio di femminilità contemporanea non contaminata dall'odierna gara al ribasso di moda e praticità . Altamente seducente. C'è proprio tutto per non dimenticare la scena. ...[continua]