Titolo Primo
Costituzione e Sede dell’Associazione
In data 21.Novembre.1997 viene costituita in Napoli l’Associazione Culturale denominata
"CAVALLERESCO ORDINE DEI GUARDIANI DELLE NOVE PORTE"
avente sede in Napoli, attualmente al Corso Umberto I n. 34. Tale sede
potrà essere cambiata con delibera dell’Adunanza dei Fondatori, la quale
potrà deliberare l’ istituzione di sedi secondarie o di corrispondenza.
La presente stesura, conforme allo spirito ma non alla lettera
originaria, è frutto della costante elaborazione del presente Statuto
condotta nel corso delle Adunanze Generali, che regolarmente
convocate e celebrate lo hanno costantemente aggiornato.
L’ Associazione ha carattere unitario, ma suddivide le proprie iniziative in nove settori o Porte del Piacere, che qui si elencano in ordine non gerarchico:
La Gola
Motori, Azione ed Agonismo
Le Donne
L’ Arte
Il Gioco
Il Fumo
L’ Abbigliamento
La Tauromachia
La Nona Porta, ovvero dei Piaceri Ignoti
All’Adunanza dei Fondatori è riservata la competenza per l’eventuale sviluppo di una parziale autonomia delle Porte. La determinazione e nomina degli Organi di governo avverrà in tal caso a norma del Titolo Ottavo dello Statuto.
Il presente Statuto è da considerarsi parte integrante dell’Atto Costitutivo di pari data, rogato innanzi al dr. Marcello Percuoco Notaio in Napoli.
I colori dell’Associazione sono quelli del tabacco e del tavolo da gioco.
Così appaiono le Armi dell’Ordine: allo scudo troncato nel colore del tavolo da gioco e del sigaro Avana sovrapposto di nove serrature di rosso interzate in palo disposte tre, tre, tre, il palo centrale scende in punta, l’Arme ha per sostegno due leoni al naturale che impugnano il destro una spada che incrocia e sovrasta una chiave dal sinistro, cartiglio all’italiana col motto … NUMQUAM SERVAVI. Le armi, la ragione sociale ed il motto non potranno essere cambiati che con delibera dell’ Adunanza dei Cavalieri, assunta con le stesse maggioranze richieste per le variazioni allo Statuto ed all’ Atto Costitutivo.
I Soci hanno il dovere:
- Di pagare la quota annuale d’iscrizione e gli eventuali contributi e rim-borsi spese per i servizi richiesti all’Associazione
- Di astenersi da attività ed iniziative, individuali o collettive, lesive del de-coro dell’ Associazione.
- Di astenersi in particolare da dichiarazioni pubbliche, anche su piatta-forme digitali, che possano suscitare sensazioni sgradevoli riconducibili all’Associazione.
- Di astenersi dallo spendere il nome dell’Associazione o agire in suo no-me e conto senza preventiva autorizzazione risultante da delibera dei competenti organi.
- Di astenersi dall’aprire, nel web o sui social, siti o pagine i cui nomi siano univocamente riconducibili all’Associazione, se non su richiesta del Gran Maestro o altri organi designati alla comunicazione col pubblico.
- Di non svolgere nei confronti degli associati alcun tipo di propagan-da commerciale, politica o religiosa.
- Di lasciare che ciascuno degli altri Soci possa esprimere il proprio voto senza influenzarlo preventivamente. in alcun modo e il proprio parere senza interferire in alcun modo
- Di non assumere atteggiamenti politicamente o religiosamente schierati in occasione di riunioni sociali.
- Di comunicare entro trenta giorni i cambiamenti di ogni recapito, postale, telematico o telefonico, dichiarato all’atto dell’adesione o successivamen-te ad essa ed utile ad essere raggiunto dall’Associazione.
- Di non delegare a terzi, se non Soci, i rapporti coi rappresentanti dell’Ordine.
- Di non estendere a terzi, anche se Soci, scritti che provengano dall’Ordine.
- La più grave mancanza è quella di rispetto e il rispetto più importante è quello del modo di essere e volontà del prossimo. Orbene, chi rispetta l’opinione altrui evita di influenzarla anche se sa o immagina che sia op-posta alla propria. Questo Statuto, forgiato nel fuoco della tradizione e temperato nella gelida acqua della sapienza, non può lasciare al singolo Socio la libertà di influenzarne altri nelle decisioni che attengono alla co-munità, perché simili comportamenti generano immancabilmente fazioni e dissapori. Pertanto tenga il Cavaliere tra i suoi doveri più sacri quello di non spingere i suoi pari, in alcun modo o momento, verso un’espressione di pareri o voti loro suggerita. Se pur possono esserci validi motivi da ad-durre a sostegno di una tesi personale, ben più nobile e quindi cavallere-sco è lasciare che votazioni ed elezioni siano affidate al nostro più grande patrimonio, che è la diversità. Per la contravvenzione a questo principio essenziale la repressione da parte degli organi deputati sarà la più tempe-stiva e severa possibile.
Contravvenire ad una di tali norme rappresenta una grave mancanza nei confronti dell’Ordine e potrà dare luogo a provvedimenti disciplinari.
Sono provvedimenti disciplinari:
- La Reprimenda o richiamo scritto, emanato in via riservata dal Tavolo dei Bastoni o dal Gran Maestro.
- La Revoca dell’ammissione ad opera dell’Adunanza Generale, come pre-vista dall’ultimo capo del Titolo Quinto
I provvedimenti disciplinari, eccettuati quelli assunti in Adunanza, non vengono protocollati e ne viene conservata memoria solo nel Registro Se-greto della Cancelleria, accessibile solo al Gran Maestro.
L’Adunanza Generale riunitasi in Milano il 18 Ottobre 2019 ha delibe-rato che dal 2020 e sino a prossima rettifica la quota annuale sia di 270 scudi per i Soci Cavalieri, 290 per i Soci Guardiani, 310 per i Soci Fondato-ri e 150 per i Soci Scudieri, da versarsi entro il 30 giugno dell’anno cui è imputata. I Soci che provvedano al saldo entro il 28 febbraio vedranno premiata la diligenza con una sostanziosa riduzione della quota, che qua-lora corrisposta entro tale termine ammonterà a 240 scudi per i Cavalieri, 260 per i Guardiani, 280 per i Fondatori e 120 per gli Scudieri.
Per il primo anno di iscrizione i Cavalieri versano sempre la quota ridotta e in misura proporzionale alla durata del rapporto associativo di cui godono.
240 scudi se l’ammissione avviene entro il 31 marzo, 180 scudi dal Primo Aprile a 30 Giugno, 120 dal Primo Luglio al 30 Settem-bre.
Chi venga ammesso dal Primo Ottobre in poi versa 60 scudi per l’anno in corso più 240 per l’anno successivo, onde evitare una nuova esazione a breve termine.
Lo stesso criterio vale per gli Scudieri, ma su base semestrale. La prima quota sarà dunque di 120 scudi entro il 30 giugno dell’anno di iscrizione e di 60 nel semestre successivo.
In tal ca-so lo Scudero entrante corrisponde anche l’annualità successiva.
Cliccando questa foto si accede ad una copia in PDF, conforme all'originale custodito in Cancelleria, del testo approvato e sottoscritto dai Cavalieri intervenuti all’Adunanza Generale di Udine, tenutasi in Coderno di Sedegliano il 02 Ottobre del 2009.
Cliccando questa foto si accede ad una copia in PDF, conforme all'originale custodito in Cancelleria, del testo approvato e sottoscritto dai Cavalieri intervenuti all’Adunanza Generale di Napoli, tenutasi al teatro del Salone Margherita il 16 Novembre 2007.