Gianni Agnelli e quelle lancette
speciali a bordo di una Ferrari ancora più speciale: due miti che si incontrano
al volante.
Nel 1955 Agnelli decise di acquistare una
rarissima Ferrari 375 America Pininfarina con
telaio 0355 GT. All’epoca, l’imprenditore torinese non aveva
ancora legato il suo nome in maniera indissolubile con la casa di Maranello, ma
l’amore per il Cavallino Rampante era già sbocciato.
Nel suo personalissimo
garage erano già presenti una 166MM e una 212
Inter coupé: la scelta per la Ferrari numero tre della
collezione ricadde su quella che era all’epoca il top della gamma, un modello
riservato soltanto ai clienti più affezionati della casa automobilistica. Una,
per dire, era stata acquistata da Federico Rossellini per la moglie Ingrid
Bergman.
L’Avvocato, ovviamente, ne scelse una versione personalizzata in
diversi dettagli. Il tettuccio trasparente, un particolare finestrino a
scorrimento, il cambio in legno, una speciale tonalità verde scuro realizzata
per l’occasione. E soprattutto un orologio con riserva di
carica di 8 giorni.
Uno speciale modello che si prestava a due diverse funzionalità:
quella di secondo segnatempo, oltre agli immancabili orologi da polso sfoggiati
da Agnelli, e quello di cronometro per misurare le prestazioni su strada.
Una spia rossa o verde segnalava l’attivazione o meno di
quest’ultima modalità, mentre i numeri arabi erano indicati in un grande
quadrante per migliorare la leggibilità.
A rendere ancora più unico il tutto,
il fatto che il quadrante più in basso, quello adibito alla funzione di
cronometro, fosse di fatto “al contrario”, con secondi e minuti a susseguirsi
da sinistra a destra in ordine antiorario. La lancetta delle ore, infine, era
realizzata con lo stile militare divenuto marchio di fabbrica degli orologi Jaeger.