Ferrari Testarossa Spider: la
storia dell’esemplare unico dedicato a Gianni Agnelli
Era il 1986 e Gianni Agnelli, nel
ventennale della sua presidenza della Fiat, “ricevette” in regalo un dono molto
speciale, praticamente unico, nel verso senso del termine. Si trattava della Ferrari Testarossa Spider, esemplare unico realizzato
dalla Casa di Maranello per questa importante ricorrenza e che fece felice
l’Avvocato, sempre grande amante delle supersportive e delle auto da
collezione, specie quelle con il cavallino sulla carrozzeria.
Diciamo, però, che fu proprio il patron
della Fiat a volersi fare “un regalo”, e che
regalo! Ferrari, visto il mandante, dovette solo eseguire e questo fu il
risultato che vi raccontiamo oggi. Nella sua posizione, era facile esaudire
ogni suo desiderio. Così pensò bene, nonostante avesse già compiuto 65 anni, di
regalarsi un oggetto un po’ speciale, ricco di fascino e simbolo di ribellione.
Si tratta di un esemplare che, nel
frattempo, era il 2016, finì all’asta per il
valore record di 1,2 milioni di euro, valore incrementato dal suo precedente, e
illustre, proprietario. Di Ferrari Testarossa Spider non ne esiste solo una ma
quella che vedete in queste immagini è l’unica che è stata ufficialmente
fabbricata dal cavallino (il lavoro richiese 4 mesi per irrigidire la scocca) e
non modificata successivamente.
L’ostacolo
principale che allungò i tempi
di produzione (l’auto venne commissionata alla fine di febbraio
del 1986 ma fu pronta solo al principio dell’estate) non fu, però,
l’irrigidimento della scocca quanto la predisposizione della capote (e del
meccanismo correlato) in presenza dell’ingombrante motore 5.0 V12.
Altro tratto caratteristico di
questa vettura che ora fa brillare il garage del suo nuovo proprietario è la vernice argento, molto rara
per una vettura della Casa di Maranello. Anche qui, vi sveliamo un retroscena:
sulla tavola periodica, AG è il simbolo dell’argento e, non a caso, AG sono
anche le iniziali di Agnelli Gianni. Sulla Ferrari Testarossa Spider, oltre
all’argento, vennero abbinate sottili strisce
di colore blu, altro colore caro a colui che guidò la Fiat
verso la multinazionale che è oggi.
Per favorire la guida di Agnelli
Ferrari pensò a un sistema di inserimento automatico del cambio, così da non
stancare la gamba dell’Avvocato martoriata da un famoso incidente
automobilistico… Bastava, infatti, cliccare un pulsante e la
frizione spariva dalla sua consueta posizione, permettendo la distensione della
gamba e il repentino passaggio in modalità automatica del cambio. Tale sistema
fu adottato anche su altre vetture da lui guidate personalmente.
Infine, un ultimo tocco di grande personalità sulla Ferrari
Testarossa Spider: la targa
(TO 00000G), scelta così come appare da Gianni Agnelli in persona. Lui poteva
questo e molto di più…