La recente pubblicazione della versione italiana del libro “Lettere a Camondo” di Edmund De Waal (ed. Bollati Boringhieri, novembre 2021) mi ha dato l’idea di scrivere alcune note a scopo di suggerimento per un ipotetico viaggiatore in terra di Francia, magari un Cavaliere in viaggio di piacere.
Premetto che in queste note mi limiterò a dei semplici suggerimenti senza troppe spiegazioni o narrazioni di contorno. Chi vorrà, potrà approfondire in autonomia la segnalazione, per poi – magari – concretizzarla con una visita.
Vorrei dunque segnalare che a Parigi in Rue de Monceau, strada che non ha bisogno di presentazioni, essendo adeguatamente citata da Marcel Proust nella sua Recherche, al numero 63 sorge il Museo Nissim de Camondo.
La visita è certamente da consigliare, per conoscere e apprezzare questo museo/palazzo/catalogo di arte settecentesca arredato con oggetti, mobili, arazzi, quadri, boiserie e suppellettili di tal secolo. Una collezione di impressionante ricchezza, tra cui un celebre servizio di porcellana di Sèvres del 1784, per 48 coperti, decorato con più di 100 tipi di uccelli diversi.
Sarebbe auspicabile che l’eventuale visitatore approfondisse anche la storia della Famiglia Macondo, appartenente in ultima battuta al bel mondo parigino della Belle Epoque, ma già attiva da secoli e coinvolta in varie vicende storiche: dalle Guerre Italiane d’Indipendenza alla costruzione del Canale di Suez.
Per un’informazione iniziale al riguardo posso indicare un articolo tratto da Town and Country: “A Secret Paris Museum” a firma di James McAuley (febbraio 2017).
https://www.townandcountrymag.com/leisure/arts-and-culture/a9474/camondo-museum-paris/
Nissim de Camondo
Beatrice de Camondo