Sul Wait Coat o Polo

Guardaroba e sua manutenzione - Soprabiti - Teoria e Storia dell'Abbigliamento classico

Tommaso Pandolfo Fanchin

da Vicenza, martedì 18 gennaio 2022 alle ore 12:00:50

Illustri frequentatori di questi meandri, guardando il film Invito a cena con delitto, non possiamo non soffermarci sul cappotto di David Niven, che appartiene alla categoria dei polo coat, o wait coat.  L'argomento è già stato trattato, ma per importanza vorrei che fosse ripreso anche qui, in un luogo ove si possa tornare con facilità e dove quanto appreso sia fruibile da più persone possibile. 

Credo infatti che se per quanto riguarda le giacche tanti di noi ne abbiano molte, i cappotti spesso difettino in relazione alle occasioni. Nessuno uscirebbe in città, in campagna, di sera, di giorno con lo stesso abito, molti invece non coltivano la varietà dei cappotti. 


Questo l'hanno in pochi e spero presto di essere nel loro numero. 


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Giancarlo Maresca


Illustre Cavaliere Fanchin,

attualmente il cappotto sta scomparendo dal guardaroba maschile, soppiantato da indumenti senza nome realizzati in materiali senza pregio. Lo stesso destino tocca del resto alle scarpe di cuoio. Si dice che ciò avvenga perché si tratta di capi poco pratici, ma a renderli inaccettabili è piuttosto la loro durata che supera una vita, la necessità di manutenzione che richiede cura e cultura. Con la Morte del Classico, l'uomo ha rinunciato alle radici e oggi si finge fiero di essere un vagabondo pronto a seguire il vento che tira e di conseguenza a subire le cose così come vengono. Un gran cappotto dona immediatamente la sensazione opposta, della persona che opporrà resistenza a qualsiasi sopruso. Il polo coat aggiunge alla severità dell'indumento lungo e pesante una nota dinamica, dovuta alla sua storia. Nacque infatti come evoluzione delle semplici coperte con le quali i giocatori di polo del primo '900 usavano coprirsi durante gli intervalli. L'eccezionale esemplare da lei ricordato, ammirato da tutti gli studiosi, integra esattamente lo spirito originario. Niente bottoni, niente fibbia alla cintura, manica raglan, ampiezza e lunghezza massime. Sul dietro porta addirittura due spacchi, il che fa pensare che aperto in piano assumesse una forma a ruota, come un mantello. Insomma solo tessuto, tanto tessuto! 

Grazie per aver dato voce a un capo iconico quanto pochi altri. In calce riporto un collage in cui compaiono altri polo coat, uno cittadino e due presi proprio sul campo di gioco, anche se di tennis.

Cavallereschi saluti
Giancarlo Maresca





da Napoli, martedì 28 marzo 2023 alle ore 21:20:27
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