Porfirio Rubirosa, il playboy d'eccellenza.

Titani

Giampaolo Marseglia

da Napoli, lunedì 20 luglio 2020 alle ore 17:53:13

Porfirio Rubirosa (San Francisco de Macorís, 22 gennaio 1909 – Parigi, 5 luglio 1965) è stato un diplomatico, pilota automobilistico e giocatore di polo dominicano. Considerato uno dei più celebri playboy del XX secolo, e conosciuto per il suo stile di vita sfarzoso, oltre che per le belle donne di cui amava circondarsi, è morto all'età di cinquantasei anni in un incidente d'auto a Parigi al Bois de Boulogne.

È stato sposato con l'attrice cinematografica francese Danielle Darrieux. Altre sue mogli sono state Flor de Oro Trujillo (quando questa aveva solo diciassette anni), Doris Duke, la miliardaria Barbara Hutton e l’attrice francese Odile Rodin (all’epoca diciannovenne).

Nato in una famiglia della borghesia, figlio di un generale dell'esercito, Rubirosa crebbe in Francia, a Parigi, dove nel 1920 il padre iniziò a svolgere attività di diplomatico presso il consolato della Repubblica Dominicana. Tornò nel paese natale a diciassette anni per studiare legge senza però completare gli studi, prima di svolgere il servizio di leva.

Rubirosa sposò Flor de Oro Trujillo (1915-1978), figlia del dittatore dominicano Rafael Leónidas Trujillo Molina il 3 dicembre 1932, quando lei era appena diciassettenne. Il matrimonio avvenne in tempi rapidi, praticamente una settimana dopo il loro primo incontro.

Trujillo lo inviò a Berlino per svolgere il suo primo incarico da diplomatico. Quando fu palese l'infedeltà di Rubirosa, Trujillo impose alla figlia di divorziare. Impossibilitato a far rientro nella Repubblica Dominicana, Rubirosa continuò a vivere in Europa fino all'uccisione dell'ex suocero.

A Rubirosa sono state attribuite relazioni sentimentali con numerose donne del mondo dello spettacolo e del jet-set. Fra le altre, Dolores del Río, Marilyn Monroe, Ava Gardner, Rita Hayworth, Soraya Esfandiary, Veronica Lake, Kim Novak, Eva Peron e Zsa Zsa Gabor.

Doris Duke destinò all'ex-marito cinquecentomila dollari oltre ad un allevamento di cavalli da polo, diverse auto sportive, un B-25 riadattato, ed infine un appartamento a Parigi. Barbara Hutton dal canto suo gli aveva comprato una piantagione di caffè nella Repubblica Dominicana e, successivamente, un altro B-25; in sede di divorzio gli riconobbe poi un importo di tre milioni e mezzo di dollari.

Il 5 luglio del '65, dopo una notte di baldorie al nightclub "Jimmy's" per festeggiare la vittoria nella Coppa di Francia di Polo, Rubirosa alla guida della sua Ferrari si schiantò nell'estiva alba parigina contro un albero al Bois de Boulogne.







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Giampaolo Marseglia

Cosa potevano avere in comune il più famoso playboy internazionale degli anni ’50/’60, e uno tra i più spietati dittatori dell’America Latina? Si potrebbe iniziare dalle loro origini: Porfirio Rubirosa, l’uomo che dormì insieme a chissà quante donne, e Rafael Trujillo, sanguinario padrone assoluto della Repubblica Dominicana per oltre 30 anni (dal 1930 al 1961), erano entrambi dominicani, ma questo dato potrebbe non avere molta importanza.

Più rilevante invece la passione per le donne, che Trujillo considerava oggetti destinati a soddisfare il suo insaziabile appetito sessuale, mentre per Rubirosa rappresentavano, probabilmente, l’unica ragione di vita: anche se ricoprì incarichi diplomatici  durante “l’era Trujillo”, il playboy riuscì a mantenere un dispendiosissimo tenore di vita soprattutto grazie alle relazioni e ai matrimoni con donne ricchissime.

Ma, nonostante la giostra incessante di donne che vorticava intorno a Rubi (così era noto a tutti), lui era considerato un gentiluomo, uno che non si vantava mai delle sue conquiste, ed era galante con tutte. La galanteria quindi, quel particolare atteggiamento che fa sentire una donna unica, la più importante del mondo per l’uomo che ha di fronte, era l’arma di seduzione principale di Porfirio, ma certamente avevano importanza anche le voci che correvano sulle dimensioni del suo pene, che lo scrittore statunitense Truman Capote, nel suo romanzo incompiuto “Preghiere Esaudite”, definì “Una pompa color caffellatte lunga 11 pollici e spessa come il polso di un uomo”.

Non fu però grazie a una donna che iniziarono le fortune e la vita straordinaria di Rubirosa, ma alla simpatia che riuscì a suscitare nel dittatore dominicano, che lo nominò tenente della Guardia Presidenziale il giorno dopo averlo conosciuto a un Country Club. Rubirosa, che aveva vissuto a Parigi con la famiglia fino all’adolescenza, aveva vent’anni e voleva diventare avvocato, ma l’incontro con Trujillo gli cambiò la vita: abbandonò gli studi, ne sposò la figlia Flor de Oro, appena una settima dopo averla conosciuta, e divenne ben presto un diplomatico, inviato in diverse ambasciate (Berlino, Parigi, Buenos Aires, Roma, L’Avana…).

Il matrimonio durò otto anni, fino al 1938, quando gli innumerevoli tradimenti di Porfirio (e anche le botte, pare) indussero la figlia di Trujillo a chiedere il divorzio. Chiunque altro avrebbe corso un serio pericolo di vita, ma non Rubi: lui aveva relazioni con tutto il jet-set internazionale e legami con importanti politici, molto utili al regime. Ma, cosa ancora più importante, era un fedelissimo del dittatore, coinvolto probabilmente in due omicidi politici di avversari di Trujillo, avvenuti negli Stati Uniti.

Nei momenti in cui era a corto di soldi, come nell’anno seguente al divorzio da Flor de Oro, quando il “perdono” del dittatore non era ancora arrivato, Rubirosa si ingegnava come poteva: iniziò a vendere visti dominicani ai cittadini ebrei che volevano scappare dalla Germania nazista, e usò il suo passaporto diplomatico per contrabbandare gioielli.

Poi, nel 1940, Trujillo fece come se niente fosse accaduto: nominò Rubirosa Addetto commerciale in Francia, e finanziò la sua dispendiosa vita notturna parigina, divisa tra il Moulin Rouge e i meno sfavillanti cabaret del quartiere latino.

Poco dopo, quando non era ancora conosciuto a livello internazionale come irresistibile rubacuori, Rubi sposò la più famosa attrice francese dell’epoca, Danielle Darrieux. Seguirono le due donne più ricche dell’epoca, Doris Duke e Barbara Hutton, ereditiere americane che lo coprirono di soldi e altri beni, come auto da corsa, aerei, ville e proprietà terriere.

Intanto, il playboy non si faceva mancare relazioni con le donne più desiderate dell’epoca: Zsa Zsa Gabor, Marilyn Monroe, Rita Hayworth, Joan Crawford, Judy Garland… e trovava il tempo per coltivare anche altri interessi, come gareggiare due volte alla 24 ore di Le Mans, giocare a polo, cercare tesori nelle acque dei Caraibi.

Nel 1956 si sposò per la quinta volta, con l'attrice francese Odile Rodin: lei aveva 19 anni e lui 47; probabilmente fu l’unico matrimonio d’amore di Rubi, che intanto continuava ad essere stipendiato da Trujillo. Il 30 maggio 1961, quando il dittatore dominicano fu ucciso, cominciò anche il declino di Rubirosa.

Il playboy tentò di convincere John Fitzgerald Kennedy (allora presidente degli USA) ad appoggiare alla successione il figlio di Trujillo, senza riuscirci, perché la famiglia era ormai troppo malvista da quasi tutti gli stati americani. Il nuovo governo dominicano esonerò da ogni incarico Rubirosa, che nel giro di pochi anni esaurì tutte le proprie risorse economiche.

Gli amici lo vedevano depresso, sempre più spesso ubriaco, e mai, mai sfiorato dall’idea di lavorare: pensava di trovare un’altra ereditiera da sposare, iniziò a scrivere le sue memorie ma non le finì, voleva lanciare un profumo che portasse il suo nome, in collaborazione con l’amico Gunther Sachs, ma non ne fece niente.

La notte del 4 luglio 1965 Rubirosa festeggiò in un famoso locale notturno, insieme a molti altri, la vittoria della sua squadra di polo nella Coupe de France. Quando era già la mattina del 5 luglio, anziché prendere un taxi, come faceva d’abitudine quando beveva molto, salì sulla sua Ferrari 250 GT e andò a schiantarsi contro un ippocastano, in un viale del Bois de Boulogne.

Aveva 56 anni. In quelle ore notturne in cui è più facile lasciarsi andare a confidenze, Rubi aveva confessato a Regine (e non poteva essere che una donna), la proprietaria del night club, di non voler diventare vecchio. Incidente o suicidio? Destino, affermarono gli amici.

Annalisa Lomonaco











da Napoli, lunedì 20 luglio 2020 alle ore 18:04:36
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Arcangelo Nocera

Nel ringraziare il Cavaliere Marseglia per questa bellissima serie di contributi , ritenendo Rubirosa un personaggio rilevante anche nel campo dell'abbigliamento classico maschile, mi permetto di segnalare a  quanti fossero interessanti ad un' analisi piu' approfondita del suo quanti fossero interessanti ad un' analisi piu' approfondita del suo guardaroba gli appunti da me scritti all'Antico Castello nel Taccuino dell' guardaroba gli appunti da me scritti all'Antico Castello nel Taccuino dell' Abbigliato.Tali appunti sono identificati con i numeri di serie che vanno dal 6098 al 6114. Arcangelo Nocera

da , giovedì 23 luglio 2020 alle ore 10:46:53

Giampaolo Marseglia

Sul palcoscenico della frivolezza Novecento, Porfirio Rubirosa, amante a sei stelle e prototipo del playboy in versione latin lover, è una delle figure più note e brillanti. A ogni epoca il suo Casanova. Lui appartiene però a un luogo temporale ormai remoto, quasi come la Venezia ottocentesca, che non conosceva né la pillola né l'Aids né il Viagra. Un secolo altro.

Compì il suo ciclo davanti all'occhio pubblico - ascesa, splendore e breve è declino - tra gli anni Trenta e i Sessanta, quando le gazzette dei pettegolezzi, che registravano la sua saga in progress, non potevano permettersi gli abusi della stampa-trash di oggi. Malgrado ciò, si seppe presto urbi et orbi che aveva per segreta arma di seduzione una virilità da film porno.

E nonostante il suo percorso trionfale di gigolò d'alto bordo sia stato narrato come una commedia rosa, e malgrado i vari apologisti - i cari amici, le numerose ex riconoscenti, ammiratori e wannabes - abbiano messo in luce certe sue qualità, come lo charme e la signorilità, resta il fatto che il suo nome (nickname "Toujours Pret: Sempre Pronto") è innanzitutto associato alla prodezza erotica.

Oggi, quando si cerca di destrutturare, ricomporre e ristrutturare la nozione collettiva di mascolinità, e si pensa che il machismo sia praticamente archiviato, quali echi, quali immagini sveglia Porfirio Rubirosa col suo ineffabile nome da canzonettista tropicale e l'allure da matador da salotto?

L'uomo, si dice, era irresistibile, un concentrato (alto un metro e settantacinque) di puro magnetismo erotico dietro una facciata di maniere impeccabili. Le donne l'assillavano. Riconoscevano in lui, biologicamente si potrebbe dire, il partner dei sogni.

E furono proprio le donne a "fare" Porfirio Rubirosa, le leve che lo innalzarono fino alla cima. Era nato nella Repubblica Dominicana - stereotipo reale della "Banana Republic" - caduta nel 1930 nelle mani di Rafael Trujillo, che sarebbe diventato a sua volta lo stereotipo del dittatore latinoamericano corrotto e crudele.

Di Trujillo, Rubirosa fu prima il protégé, poi il genero e, dopo un breve estraniamento, di nuovo il protégé. Rappresentò ufficialmente il regime dalla Germania di Hitler all'Argentina di Peron, con uno stop nella Parigi dell'occupazione. Atmosfera tra "Casablanca" e "Gilda". A ogni tappa corrisponde una donna.

Flor de Oro Trujillo aveva 17 anni quando il Capitano Rubirosa la sposò malgrado l'iniziale opposizione del suocero, autoproclamatosi Benefattore della Patria dominicana. A Parigi fu il turno della bella e frizzante Danielle Darrieux, la sua prima star cinematografica. Polo nell'Ile-de-France, sole sulla Costa Azzurra, sere a Montecarlo.

Dopo quattro anni di matrimonio incantato, apparve Doris Duke, ancora uno stereotipo: era la "Richest Little GirI in the World" originale, rimasta orfana a dodici anni, unica ereditiera dei mille milioni della colossale American Tobacco, promossa poi a donna più ricca del mondo.

Forte personalità, gusto deciso, grande collezionista di opere d'arte, mobili e oggetti straordinari (la sua magnifica collezione era all'asta da Christie's New York, ai primi di giugno 2004), la Duke, squisita ma non bella nel senso classico e con più di un tocco di ti eccentricità, si trovava al vertice della piramide sociale quando si permise il capriccio di sposare Rubirosa. Le cronache affermano il che D.D. era sinceramente innamorata del suo playboy caraibico.

La love story durò un po' meno di due anni. Nel caso di Rubi, al divorzio fecero seguito interessanti compensazioni (un aereo privato, una mansion a Parigi, una grossa somma cash), e poco dopo, Barbara Hutton, collega miliardaria di Doris, ereditiera della catena di grandi magazzini Woolworth.

La differenza è che mentre la Duke sembra essere stata tutta la vita perfettamente "in contro!", la povera Barbara passava da sconvolgimenti in sussulti, senza trovare pace. L'alcool, la droga, un tentato suicidio, cinque matrimoni falliti, il tutto implacabilmente registrato dalla stampa: non c'è foto che non la mostri malinconica e fragile.

Dal Baron Von Cramm aveva divorziato dopo averlo sorpreso nelle braccia di un altro uomo. L'illusione creata da Rubi supermacho dovette essere immensa. Ma tra le due capitaliste, Rubi fu  sedotto da una donna ben diversa: Zsa Zsa Gabor, eccessiva e platinata, puro prodotto della Hollywood anni Cinquanta.

Le nozze di lui non interruppero la loro storia. Dopo 53 giorni Barbara e Rubi divorziarono, al costo (per lei) di 3 milioni e mezzo di dollari. Si calcolò che Rubi era stato pagato 66.000 dollari al giorno, ovvero 2.750 dollari l'ora, in valuta dell'epoca.

A Porfirio Rubirosa vengono attribuite centinaia di avventure, spesso con donne famose come Ava Gardner, Kim Novak e Jane Mansfield, altre improbabili, come Eva Peron. A 56 anni s'innamorò di una starlet francese, Odile Rodin, diciannovenne e charmante. Si capì subito che era amore vero perché lei non aveva un soldo.

Alla coppia felice non mancava niente, ma il tenore di vita cui P.R. era abituato esigeva un mucchio di soldi. C'è chi dice che stesse pianificando un divorzio, cui sarebbe seguito un nuovo matrimonio redditizio. Non si saprà mai.

Alle otto del mattino del 5 luglio 1965, dopo una delle solite nottate di baldoria in vari locali parigini, mandò la sua Ferrari a schiantarsi contro un albero del viale della Regina Margherita, nel Bois de Boulogne, morendo poi in ambulanza nel tragitto verso l'ospedale.

Nigth clubs e champagne; signore stupende, aerei privati e potenti macchine sportive; smoking, gessati, abiti da polo e da pilota automobilistico: lo stile Rubirosa marcò fortemente un'era e non finisce d'affascinare. Anche se decisamente passé.

Ma c'è un aspetto del personaggio che lo rende perfettamente attuale. Oggi che il cinema e la pubblicità, tendono ad affermare l'immagine dell"'homme objet", Rubi il pioniere può tornare a essere il modello di riferimento.

Javier Arroyuelo











da Napoli, lunedì 20 luglio 2020 alle ore 18:10:07
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Giancarlo 10

Illustri Cavalieri
ed Egregi Visitatori
della Cittadella dalle Nove Porte,
segue la trascrizione dei sedici contributi
vergati su Porfirio Rubirosa nell'Antico Castello
dall'Illustre Cavaliere e storico Arcangelo Nocera.

Buona lettura
La Cancelleria dell'Ordine




1 - Il dominicano Porfirio Rubirosa (1909-1965), leggendario playboy internazionale negli anni 50' e 60' indicato nel titolo di una sua biografia ad opera del critico cimematografico e scrittore newyorkese Shawn Anthony Levy come " The last playboy ", fu non solo un buon pilota d'auto da corsa e giocatore di polo ma svolse anche attività diplomatiche per il suo Paese durante l'intero periodo della dittatura di Rafael Trujillo (1891-1961), dapprima con vari incarichi diplomatici e successivamente a partire dal 1946 e fino al 1959 direttamente come Ambasciatore della Repubblica Dominicana rispettivamente a Roma , Buenos Aires ,Parigi , Cuba e Bruxelles. Sposatosi altre quattro volte, dopo il suo primo matrimonio con Flor De Oro Trujillo figlia del Dittatore Dominicano cui dovette l'intera sua carriera diplomatica, due delle sue successive mogli furono tra le donne piu' ricche del pianeta quali le ereditiere statunitensi Doris Duke (1912-1993); R.J.Reynolds Tobacco) e Barbara Hutton ((1912-1979; Grandi Magazzini Woolworth). Tra le sue amanti figurano, tra centinaia di altre, donne bellissime e/o famosissime quali Marylin Monroe, Kim Novak, Zsa Zsa Gabor, Ava Gardner, Rita Hayworth, Jane Mansfield , Veronica Lake, Evita Peron, la Principessa Soraya di Persia, Athina Mary Livanos (moglie di Aristotele Onassis) e Patricia Kennedy (sorella del Presidente John Fitgerald). Rubirosa, la cui vita avventurosa ebbe come costante idea guida non quella di far denaro (non pote' infatti mai contare su di patrimonio personale o familiare non essendo ricco di nascita) ma quella di spendere tutto il denaro pervenutogli dai ricchissimi matrimoni e divorzi, mori' a Parigi all'alba del 6 Giugno del 1965 schiantandosi con la sua Ferrari contro un albero al Bois de Boulogne, dopo un' intera notte di festeggiamenti per la vittoria del suo team nella “Coupe de France“ di Polo. Rubirosa fu nel corso della sua esistenza anche molto ammirato anche per la sua eleganza impeccabile diventando anche in questo campo una "style icon". Seppe infatti declinare con maestria l'intero repertorio del guardaroba classico maschile interpretandolo con grande freschezza e disinvoltura. Nell'immagine a fianco Rubirosa è ritratto a Vichy (Francia) nel giorno del suo secondo matrimonio (26/09/1942) con l'attrice francese Danielle Darrieux.(1917-2017), da cui divorzierà nel 1947. Il Diplomatico indossa un morning coat in una flanella oxford grey con revers a lancia .Degni di nota il gilet doppiopetto (presumibilmente in una tonalità grigio perla ) e la cravatta in seta, a finissima quadrettatura, magnificamente annodato.




2 - Il  maggiore ingrandimento permette di  apprezzare meglio il pattern della bella cravatta Macclesfield.




3 - 01/09/1947-Parigi. Nel giorno del suo terzo matrimonio con la giornalista e milionaria Doris Duke,da cui divorzierà nell'ottobre del 1948. Rubirosa ricevette come dono di nozze per questo matrimonio un conto bancario con un deposito di  500000 dollari, un jet privato, una serie di cavalli da polo e numerose auto sportive. Per dimora della coppia venne scelto uno storico palazzo settecentesco in Rue de Bellechasse a Parigi sulla riva sinistra della Senna. Nuova consorte, nuovo abito: il morning coat infatti questa volta presenta revers dentellati. Il gilet sembra essere invece lo stesso. Nell'autunno del 1947  Rubirosa verrà nominato ambasciatore dominicano in Argentina.




4 - A piena immagine è possibile apprezzare nell'interezza l'insieme di morning coat, gilét e pantaloni a righe.




5 - 1953 -Nizza. Durante una vacanza con l'attrice hollywoodiana di origine ungherese Zsa Zsa Gabor (1917-vivente),conosciuta a New York nell'inverno del 1952 . L'attrice aveva dichiarato qualche mese prima alla stampa di voler avere un flirt con Rubirosa per vendicarsi del tradimento di suo marito, il famoso attore inglese George Sanders, con Doris Duke. Rubirosa indossa una abito con giacca monopetto a tre bottoni, probabilmente in una  leggera flanella grigia “worsted”, di linea pulitissima e molto morbida. Per le suddette caratteristiche di taglio morbido tale abito, come molti di quelli posseduti da Rubirosa, è attribuibile all'atelier parigino del sarto Romano Arturo Cifonelli (1893-1971) e di suo figlio Adriano.  Impeccabile come in numerose altre foto la piega dei pantaloni sempre stiratissimi e dalla caduta perfetta.




6 - 30 Dicembre 1953 – New York. Rubirosa sposa Barbara Hutton nella sede del Consolato Dominicano a New York. Ramfis Trujillo (il giovane con baffi e doppiopetto chiaro quarto da sinistra), figlio del Dittatore Trujillo e suo ex-cognato, gli fa da testimone. Il matrimonio durerà meno di due mesi. Rubirosa indossa un abito doppiopetto scuro nella configurazione di variante Kent 4x2 (per la presenza di un asola all'altezza della linea superiore dei bottoni) dalle proporzioni perfette. L'abito proviene per le sue caratteristiche di linea molto probabilmente  da una Sartoria di Savile Row (Anderson & Sheppard?), essendo noto che Rubirosa oltre che a Parigi si serviva anche presso Sartorie londinesi.




7 - In questa immagine è possibile apprezzare meglio la giacca "Duke of Kent". Splendide le proporzioni dei revers, notevole il giromanica strettissimo tipico delle grandi Sartorie di Savile Row in quegli anni. La pulizia di linee della giacca sembra richiamare quella delle giacche del Duca di Windsor.




8 - Luglio 1955. Con Zsa ZSA Gabor all'arrivo all'aeroporto londinese di Gatwick. Rubirosa indossa un bellissimo abito doppiopetto 6x2 in un tessuto (Fresco?) di una tonalità grigio media. Ispirandosi al Duca di Windsor egli indossa scarpe derby marroni scamosciate e porta la giacca  abbottonata sulla linea inferiore.




9 - Novembre 1956- New York. In white tie con la moglie diciannovenne Odile Rodin (1937- vivente; attrice francese  sposata il 24 Ottobre 1956) nella sala da ballo del Waldorf Astoria, in occasione di una festa di gala organizzata dalla moglie dell'ambasciatore americano a Cuba.




10 - 1958. In pullover ,camicia aperta e foulard al collo mentre si appresta a salire nella sua auto decappottabile dove lo attende la moglie Odile .




11 - 1962. In black tie, nel corso di una serata al Coconuts night club di Palm Beach - Florida, mentre parla con l'ex giocatore statunitense di polo Stephen Sanford (qui in sedia a rotelle). La giacca ha la configurazione 4x1 come molte dinner jackets del Duca di Windsor.




12 - 1962. Ancora con Barbara Hutton con cui, così come con le altre mogli ed molte delle sue amanti, rimase sempre in amicizia e frequentazione. Qui indossa un blazer blu monopetto a tre bottoni associato a pantaloni grigio chiaro ed a calzature derby in vitello nero.




13 - Non possiamo chiudere questo excursus senza accennare anche ai soprabiti indossati da Rubirosa. Nell'immagine a fianco (circa 1960), che lo ritrae all'Aeroporto internazionale di New York insieme alla moglie Odile, Rubirosa indossa un soprabito chesterfield grigio scuro con revers lanceolati e taschino al petto.




14 - Un cappotto chesterfield grigio medio con revers dentellati e taschino al petto, al di sotto del quale si apprezza  una giacca in un tweed "Prince of Wales", associata a pantaloni di flanella  grigio chiaro e cravatta di lana.




15 - Un bellissimo soprabito doppiopetto (4x2) in camel hair con tasche applicate con pattina.




16 - Un' originale  variante di  polo coat doppiopetto (6x3) in camel hair, privo di cintura, con tasche a filo  con pattina ed un interessante, quanto raro a vedersi in tale tipo di cappotto, ticket pocket.

da Napoli, mercoledì 22 luglio 2020 alle ore 19:20:59
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Lorenzo Villa

Esimio Cavalier Marseglia,

Giampaolo carissimo,


plaudo e gioisco con fervore ai tuoi sublimi interventi. Lo vergo qui,ma avrei potuto farlo n tanti altri. 

La Cittadella non è in nuovo ciclo; è in una nuova direzione, mille leghe da ogni altro dove.


Più che mai cavallerescamente

Lorenzo Villa 

da Parma, lunedì 3 agosto 2020 alle ore 15:45:11
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