L'anello di congiunzione

Dress Code - Giacche - Abiti - Teoria e Storia dell'Abbigliamento classico

Arcangelo Nocera

da Genova, domenica 18 settembre 2016 alle ore 18:50:19

Inaugurando il mio primo Contributo nel Laboratorio della Porta dell'Abbigliamento della nuova Cittadella dell' Ordine mi piace ricollegarmi agli argomenti che avevo da ultimo discusso nel vecchio Castello e cioe' quelli relativi agli appunti 6594 e 6595 dai titoli rispettivi di “Smoking gown e Smoking jacket “ e “ Qualche considerazione sulla Smoking jacket”. Mi dà lo spunto per questo intervento Tommaso Pandolfo Fanchin, membro dei Guardiani delle Nove Porte, da cui ho ricevuto una serie di foto di un completo da sera che gli è stato lasciato dalla famiglia dell'ultimo gentiluomo che si sa averlo indossato, il conte Raimondo Visconti di Modrone (Milano 1907 - Varese 1983). Trattasi infatti di un abito che potrebbe essere definito come “smoking suit “ in cui alla classica giacca sciallata doppiopetto con abbottonatura con alamari (in questo caso 6x3) si accompagnano pantaloni dello stesso tessuto la cui banda laterale è rappresentata da un cordone di passamaneria come quello degli alamari della giacca (foto 1-6). L'abito in un corposissimo panno navy blue ( colore che ben si apprezza nelle foto 2-6) , per lo spessore del tessuto di circa 6/7 mm( al pari di quello di una coperta) e per l'assenza di pinces ai pantaloni (flat front) corredati da bottoni per bretelle (foto 6) , potrebbe essere datato agli inizi del secolo XX se non addirittura alla fine del secolo XIX. Purtroppo non è presente alcuna etichetta da cui risalire alla Sartoria ma la pulizia della costruzione, il disegno armonico della sciallatura rivestita come i paramani in seta nera canneté (particolare meglio apprezzabile nelle foto 3 e 4), la finezza delle applicazioni in passamaneria sempre di colore nero potrebbero suggerire una fattura anche non italiana e far pensare a Londra od a Vienna, città di riferimento per gli abiti da sera soprattutto in quegli anni anche per l'aristocrazia italiana .L'insieme è davvero interessantissimo in quanto, almeno nella mia esperienza, sinora non ancora osservato nel repertorio iconografico dell'abbigliamento classico maschile essendo la smoking jacket sempre indossata come giacca singola (generalmente di velluto in seta o cotone ) mai associata a pantaloni dello stesso tessuto e colore. La definizione di smoking suit viene da me utilizzata sulla scorta di quanto presente nella sintassi del dress code britannico che usa i termini di dinner jacket e dinner suit. Queste due definizioni, anche se storicamente da considerarsi sinonimi in quanto negli archivi della Henry Poole la prototipica dinner jacket in un “celestial blue “ del Principe di Galles risultava commissionata nel 1865 insieme a “trousers of a matching fabric” e quindi già nella configurazione di abito intero, vengono infatti piu' propriamente usate per indicare rispettivamente una giacca senza alamari non sempre facente parte di un abito (quindi non necessariamente associata a pantaloni dello stesso tessuto e colore) e l'abito completo. L' ”abito da fumo” che grazie a Pandolfo Fanchin possiamo ammirare, probabilmente nella volontà del gentiluomo che lo aveva commissionato (potrebbe essere appartenuto ad un avo del Conte Raimondo ) doveva rappresentare un insieme che per formalità ed ambito d'uso andasse oltre quelli della smoking jacket e si avvicinasse al dinner suit che sappiamo essere diretto discendente della prima. Infatti indipendentemente dalle varie ipotesi sulla primogenitura londinese della dinner jacket (commissionata dal Principe di Galles, futuro Edoardo VII, alla Henry Poole nel 1865 o da lui copiata ,all'incirca nello stesso periodo, dal suo intimo amico Lord Dupplin che per primo l'avrebbe fatta realizzare sempre dalla Poole ed indossata nel corso di un invito a cena sullo Yacht reale ), è corretto considerare, come naturale evoluzione nel guardaroba da sera degli aristocratici britannici, il passaggio dalla smoking jacket, in velluto come le dressig gowns, ad una giacca in lana senza alamari adatta ad essere indossata anche durante le cene.Di qui l'importanza del nostro smoking suit che ci piace considerare insieme a Pandolfo Fanchin come la testimonianza nella storia del classico di un possibile anello di congiunzione (quasi l'anello mancante) tra smoking jacket e dinner jacket/suit. Ancora un forte grazie all'amico Pandolfo Fanchin per averci dato l'opportunità di conoscere un insieme cosi originale per rarità ed eleganza.


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Maurizio Concari

Gent.imo Cav. Nocera,


molto interessante il suo intervento, molto più di quanto si possa pensare ad una prima, seppur brillante, lettura tecnica.

Anche io sono un appassionato di studio sul mondo del costume e dell'abbigliamento. Trovo interessante e più che mai appropriata la definizione di SMOKING SUIT, anello di congiunzione reale tra la smoking jacket e la dinner jacket/suit (smoking). Tornerò sull'argomento, ne sono certo, in quanto molto interessante in questo ritorno prepotente dell'abito da sera in molti contesti.

La saluto con grande cordialità e a presto su queste pagine.

Maurizio Concari


da Milano, mercoledì 5 ottobre 2016 alle ore 16:30:31
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Arcangelo Nocera

Negli Appunti 6594 e 6595 del Taccuino dell'Abbigliamento dell'antico Castello  mi ero soffermato su due utilizzazioni della smoking jacket  che nel corso degli anni successivi alla sua apparizione ,databile intorno al 1850,  erano venute ad aggiungersi alla sua funzione primigenia ,rappresentata dall' essere indossata nel contesto privatissimo ed informale delle proprie  mura domestiche per trascorrere in relax fumando, leggendo e/o bevendo qualche ora  prima della uscita serale in giacca da sera (black o white tie) od al rientro prima di indossare il  pigiama per il riposo notturno.Tali utilizzazioni avvenivano:


a) all'interno di case private  per appartarsi, a fumare e bere nel dopocena in un ambiente separato e lontano dalle signore,  sostituendola alla giacca con code od alla dinner jacket utilizzate in precedenza. In tal modo i vari signori presenti alla cena potevano impedire  che le loro giacche da sera, ed in particolare quella con code  sicuramente il capo piu' prezioso del loro guardaroba, assorbissero l'odore del fumo che le signore trovavano insopportabile o potessero  essere danneggiate dalla cenere e da eventuali bruciature;


b) all'interno del proprio Club, prima di recarsi od al rientro da una  cena , da teatro o da un ballo, per evitare   che le loro giacche da sera, quando comodamente adagiati in una comoda poltrona a leggere  od a conversare fumando e bevendo , subissero le sopracitate conseguenze  da fumo o si spiegazzassero.

Questi due impieghi  richiedenti  un cambio di giacca al di fuori della propria abitazione ,  mi hanno sempre suscitato degli interrogativi , già accennati nei due  appunti precedenti ,che qui ripropongo cercando questa volta di darvi risposta. Infatti mentre mi  è facile immaginare che ogni gentiluomo potesse avere  una seconda smoking jacket conservata negli armadi  del proprio Club  o quando ospite , per visite non estemporanee nelle prestigiose Houses di campagna dell'aristocrazia britannica o nelle  Mansions statunitensi  , portasse nel suo guardaroba  anche la smoking jacket sapendo di doverla indossare nel dopocena nel corso delle varie serate,  mi riesce piu' difficile comprendere come questo cambio di giacca avesse luogo anche per singole serate in città , ad es. nelle case di Londra o degli eleganti suburbi delle grandi città americane . Una tale esigenza avrebbe infatti obbligato gli ospiti  a portare con sè la propria smoking jacket, anche per una sola serata fuori casa. Essendo tale evenienza poco probabile , è possibile ipotizzare che l'ospite padrone di casa  in tali occasioni avesse oltre alla propria , un certo numero di smoking jackets da mettere a disposizione degli invitati.Tali smoking jackets dovevano avere una configurazione tale da potersi adattare alle corporature piu'  diverse ed al riguardo giacche monopetto dalla linea tronco-conica con una sola abbottonatura posta molto in alto , come quelle mostrate dall'Illustrissimo  Gran Maestro  nel suo intervento “Dinner jacket retro”,  avrebbero potuto  benissimo servire a tale scopo. E' molto probabile che questo ruolo ancillare della smoking jacket al di fuori delle proprie mura domestiche sia andato via via scomparendo con la fine dell'età  vittoriana (essendo stata la regina Vittoria da sempre nemica del fumo ) ed a seguito   della  diffusione del fumo anche nel mondo femminile, verificatasi a partire dalla fine del Primo  conflitto mondiale. Al proposito  è utile ricordare che l' inglese Philip  Morris lancio' nel 1924  proprio per le donne, definendola  “dolce come Maggio” , la sigaretta Marlboro ( da Marlborough Street, sede della fabbrica londinese ) caratterizzata  allora da un'estremità rossa per nascondere le tracce di rossetto. Come dimostrato nelle immagini sottostanti, tratte da diversi numeri di Esquire degli anni'30, i fashion sketches di  quel periodo non ritraggono gentiluomini che indossino smoking jackets mentre  fumano  all'interno del proprio Club (la prima immagine in ordine  discendente ambientata in un Club londinese di St.James' Square ) o in un salotto davanti ad un camino nel  dopocena (seconda e terza immagine) mentre in essi sono presenti  gentiluomini e signore  che  fumano  insieme nei loro abiti da sera (quarta e quinta immagine). Non cosi' in casa propria dove si continua a fumare e bere in white tie e black tie avvolti in una comoda dressing/smoking gown (sesta immagine ) od in una smoking jacket.


Foto 1: Esquire Marzo 1936



Foto 2: Esquire 1933




Foto 3: Esquire Novembre 1935



Foto 4: Esquire Gennaio1935




Foto 5 : Esquire Novembre 1936



Foto  6  : collage di  due inserzioni pubblicitarie da Esquire dell'Aprile del 1938




da Genova, domenica 16 ottobre 2016 alle ore 17:36:10
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Arcangelo Nocera

E'  riscontro comune nelle attività umane che una volta scovata una cosa ritenuta rara poi questa diventi in seguito di piu' facile reperimento, probabilmente in conseguenza di una maggiore attenzione di chi la ricerchi suscitata dal primo ritrovamento. Dopo il primo intervento dal titolo “L'anello di congiunzione” in cui descrivevo un interessantissimo, quanto fino ad allora  almeno a mia conoscenza non ancora osservato, insieme  da sera   rappresentato da uno “smoking suit “  appartenuto al   conte Raimondo Visconti di Modrone, recentemente mi è capitato di osservarne  un altro dalle caratteristiche del tutto simili. Proposto come “ Brown silk velvet dinner suit/smoking jacket & trousers” l'abito figura tra le offerte del famoso sito britannico di capi vintage “www.savvyrow.co.uk” (immagine n.1).

 

 

 

 

La doppia definizione data dai Responsabili del Sito, incerti se definire l'insieme come un dinner suit, per il fatto che giacca e pantaloni siano  dello stesso tessuto in un velluto di seta marrone,  o come una smoking jacket associata a pantaloni , per le caratteristiche della giacca sciallata doppiopetto con abbottonatura con alamari, rafforza la giustezza della definizione di “smoking suit “ da me già data per questo tipo di abiti. A differenza dello smoking suit del Conte Raimondo, in quest'ultimo caso la presenza nella giacca di un'etichetta ci permette di identificarne sia  la Sartoria , rappresentata dalla Ditta londinese Radford , Jones & Co, che la data di esecuzione risalente al 1913 (immagine 2).

 

 

La Radford , Jones & Co, con sede a partire dalla fine del XIX secolo a Londra al n. 32 di George Street-Hanover Square e successivamente negli anni '30 del XX secolo in Burlington Street ed infine in Clifford Street fino alla cessazione della propria attività intorno al 1970, era particolarmente nota per gli abiti formali da mattina e da sera. Per quanto riguarda le caratteristiche stilistiche di questo secondo smoking suit sono da sottolineare alcune differenze rispetto a quello del conte Visconti di Modrone: la giacca doppiopetto ,con sciallatura e paramani rivestiti in un satin di seta di marrone piu' chiaro di quello del velluto , presenta un 'abbottonatura con due alamari rispetto ai tre dell'altra giacca e diversamente da quest'ultima non possiede un taschino al petto (immagine n.3).

 

 

 

Interessante, sul piano della storia dell'evoluzione stilistica, l'osservazione di due taschini interni dal profilo obliquo tipico di quel periodo (immagine n.4).

 



La decorazione con cordone di passamaneria risulta particolarmente pregevole e presenta un motivo a trifoglio anche al vertice dei paramani (immagine n.5).

 

 

I pantaloni in velluto di seta dell'insieme londinese, anch'essi flat front e con bottoni per bretelle posti all'interno della cintura, presentano due particolari caratteristiche di cui una davvero unica: la prima rappresentata dalla presenza di una banda laterale costituita da due cordoni di passamaneria (immagine n.6); la seconda consistente nella presenza di una coulisse interna alla cintura ,attraverso cui passa un cordone di passamaneria utilizzato per stringere i pantaloni in vita (immagini n.7 e n.8).

 

 

 

 


 

L'ultima immagine, in cui viene mostrato  un formal dress suit realizzato nel 1938 dalla Radford Jones & Co, ci fornisce un'altra testimonianza  della qualite' sartoriali e stilistiche espresse da tale Sartoria. La giacca  a 6 bottoni, con raccordo rettilineo tra giacca e code che giungono fino al ginocchio, presenta un taschino al petto e degli ampi revers, di cui quello di sinistra con asola.  Essa si associa a dei pantaloni  dalla vita alta con una sola pince frontale rivolta in avanti (forward pleat) e ad un gilet bianco in piqué a tre bottoni dall' apertura curvilinea con sottile sciallatura.

 

 

 

Il rinvenimento di due smoking suits, di cui il primo datato dal Gran Maestro tra il 1911 ed il 1915 in base alle caratteristiche stilistiche della giacca ed il secondo realizzato nel 1913, indica che tale tipo di insieme possa aver conosciuto proprio in quel decennio particolare fortuna , offrendosi come una possibile variazione della smoking jacket singola. A mio giudizio lo smoking suit del Conte Raimondo si pone per tipo di tessuto (panno ) e per colore (navy blue ) ad un livello di formalità superiore rispetto a quello londinese che a differenza del primo tradisce, per il tessuto in velluto, per il colore marrone e per la singolare cintura con coulisse e cordone di passamaneria, la sua piu' chiara vocazione di insieme da "ambito privato".

Fonte delle immagini.

dalla 1 alla 8 : www.savvyrow.co.uk

9 : www.pinterest.com

 

 

da , sabato 10 dicembre 2016 alle ore 22:40:19
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