Una storia narra di un uomo che viaggiò per tutte le terra conosciute in cerca di qualcosa, tornò poi a casa e la trovò… La storia dei sarti DeTogni nacque nel 1948 quando Luciano, su desiderio del padre, imparò l’arte della sartoria alla tenera età di 8 anni: "non voleva che bighellonassi per strada. Al mattino andavo a scuola, nel pomeriggio ago e filo", così si racconta Luciano. Già nel 1962 Sarto Luciano realizza il sogno di aprire una sartoria tutta sua. Sin da giovane il figlio maggiore di Luciano, Adamo, si appassionò al lavoro del padre. Oggi Adamo, poco più che trentenne, ha preso le redini dell’Atelier DeTogni con la voglia e l’obbiettivo dichiarato di elevarlo a fornitore dell’Ordine Cavalleresco delle Nove Porte: "dalla lettura di Monsieur, dalle pagine del sito sino alla partecipazione ad un Laboratorio a Bologna da Dante De Paz, mi sono rispecchiato in interessi e ideali. Voglio continuare così l’opera che con tanta passione mio padre ha iniziato". La Sartoria DeTogni si distingue per una cura veramente attenta del taglio. All’uopo v’è da sottolineare il numero di prove per ogni capo che non è fisso: "ciò che conta è il risultato, soprattutto che il cliente esca di qui soddisfatto", sottolinea Maestro Adamo. Aggiunge poi, "Ogni capo parla della complicità tra Sarto e Cliente, laddove questo non avviene si nota subito. Un dettaglio può far la sostanziale differenza: qui si lavora per l’Eleganza e la gioia di vestire. Non sarà certo un minuto o una prova in più, se servono, a mandarci in rovina. Ciò che conta è il risultato, la soddisfazione". Adamo ha inoltre dalla Sua di essere un sagace chiacchierone: la sintonia è presto fatta. Il lavoro per la realizzazione di un capo passa attraverso tre distinti processi. Il primo processo di cui si occupa la Sartoria DeTogni, qui Luciano è un attento consigliere, riguarda la scelta dei tessuti che, attraverso la ricerca di stoffe altamente qualificate, consente di soddisfare i gusti di una clientela molto esigente. La Sartoria comunque lavora volentieri anche con tessuti consegnati dal cliente stesso. Sempre in questa fase si delineano i tratti che il capo deve avere per materializzare il "Sogno". Il secondo processo è il taglio che vede impegnato direttamente il Maestro Adamo attento a curare ogni dettaglio con cura pressoché maniacale. Si giunge quindi alla realizzazione, nel terzo processo, del capo unendo fianchi, spalle, collo e maniche. A questo punto inizia la fase di limatura dell’abito attraverso prove e conseguenti adattamenti sino ad ottenere IL vestito del cliente, "a penel" , (a pennello, in dialetto Veronese), chiosa Maestro Adamo. Asole fatte e cucite interamente a mano e fodere applicate con solo filo, senza collanti insomma, manualmente punto a punto. Anche pantaloni e gilet vengono interamente tagliati e cuciti nell’Atelier. Infine è possibile veder ristirato, anche un paio di volte, l’abito a maturazione avvenuta. Un elemento importante da sottolineare sono i prezzi che, oltre ad essere veramente bassi per un vero su misura, vantano di un listino! Maestro Adamo è un curioso e goliardico viaggiatore, segue volentieri i Suoi clienti tra Roma, Milano e Treviso. Sottolinea spesso il Suo piacere ad incontrare i "bisognosi" per prestar loro i Suoi servigi di Maestro Sarto." Tommaso Carrara