Il portico dei maestri



Ottica Gallia di Massimiliano Savo

Via Gallia, 45/45a - 00183 Roma Tel. 06.70476432

L’uso degli occhiali sembra risalire addirittura a Nerone, se è vero ciò che Plinio riferisce circa l’abitudine dell’imperatore di servirsi di uno smeraldo come monocolo per assistere in modo più confortevole ai giochi dei gladiatori. Le prime testimonianze documentate sugli occhiali come strumento di correzione della vista si rinvengono tuttavia nell’Europa del XIII secolo e sono legate agli esperimenti di Ruggero Bacone che nel 1262 descrisse, con l’ausilio di lenti e specchi, i principi del riflesso e della rifrazione, guadagnandosi una condanna per eresia. Vennero, poi, i maestri vetrai veneziani, gli unici a produrre lenti molate in vetro bianco; ma gli occhiali, quelli che oggi conosciamo, si diffusero solo qualche secolo più tardi, grazie agli studi dell’astronomo Johannes Kepler e, successivamente, di Benjamin Franklin. Da strumento di correzione dei difetti visivi, gli occhiali divennero anche potenti filtri contro i raggi solari per affermarsi, ai giorni nostri, come accessorio dotato di straordinarie capacità espressive.

La professione dell’ottico è ricca di storia (la costituzione della prima "Compagnia dei mercanti, vetrai e ottici" risale al 1770) e si caratterizza per la vocazione a realizzare un prodotto "su misura" che, a sua volta, deve essere un mirabile condensato di funzionalità ed estetica. L’arte dell’ottico sta proprio nel proporsi quale tecnico esperto nella correzione dei difetti della vista, ma anche quale sapiente consigliere circa le soluzioni estetiche più consone a ciascun cliente: una montatura classica o sportiva, per la mattina o per la sera, ben proporzionata rispetto al viso e armonicamente intonata alle fattezze oppure ostentata, per caratterizzare un volto o accentuarne l’espressività.

Ottico da venti anni, Massimiliano Savo padroneggia ormai con sicurezza ogni aspetto del proprio mestiere. Massimiliano gestisce un elegante negozio, arredato in stile moderno, in Via Gallia, nel quartiere romano di San Giovanni, a pochi minuti di cammino dal Colosseo, dalle Terme di Caracalla e da Villa Celimontana. Persona comunicativa, dotata di una spiccata propensione per le relazioni umane, Massimiliano è specializzato nell’offerta di occhiali di nicchia, dalla linea estremamente ricercata, destinati a soddisfare il gusto di una clientela selezionata ed esigente, che annovera anche stelle del mondo dello spettacolo. Dopo alcune esperienze presso importanti negozi di Roma e Bologna, Massimiliano decide, sul finire degli anni ’80, di aprire un proprio spazio nel quale realizzare, finalmente, la propria filosofia professionale basata su uno speciale rapporto con il cliente. La cura nella scelta dei mobili e dei colori, il loro stile essenziale ma non freddo, fanno dell’Ottica Gallia un salotto nel quale il cliente si sente a proprio agio.





"L’occhiale non è né una condanna né una protesi – mi dice – ma un accessorio che serve a comunicare, a dire agli altri chi siamo e come la pensiamo". Esso è dunque strumento di straordinaria espressività e questo carattere a volte riesce a far dimenticare l’originaria e fondamentale funzione dell’occhiale, quella cioè, di correggere i difetti visivi, restituendo nitidezza al mondo circostante, alla carta stampata, alla vita intera di un individuo. Accade, a volte, che l’occhiale riesca a dare sapore a un’intera esistenza, come a quella di Amilcare Carruga - protagonista del bel racconto di Italo Calvino "Le avventure di un miope" – la cui vita sarà rivoluzionata dagli occhiali.

Tra le sofisticate montature offerte da Massimiliano spiccano quelle firmate da François Pinton, mitico "ottico-creatore" francese, i cui occhiali, negli anni ’50 e ’60, arricchirono di mistero e di fascino volti popolarissimi, divenendone, in alcuni casi - come quello di Aristotele Onassis - tratto distintivo.

La straordinaria novità delle creazioni di Pinton, uniche anche nei materiali, consentì a questo geniale ottico di diventare il fornitore esclusivo di numerose star di Holliwood, dello stesso Onassis e di Jacqueline Kennedy, di Grace Kelly e Ranieri di Monaco, di Marlene Dietrich (secondo cui Pinton era l’uomo cui era rimasta fedele più a lungo), del fior fiore del jet-set internazionale.



Gli occhiali di Pinton sono distribuiti da una casa milanese altrettanto interessante, la Epos, i cui occhiali figurano anch’essi, naturalmente, nelle luminose, essenziali vetrine dell’Ottica Gallia.

Nati nel primo ‘900 dalla fantasia di un famoso sarto milanese e realizzati decenni dopo dal nipote, gli occhiali "Epos" hanno forme straordinariamente accattivanti, montature armoniose e…"senza tempo", come il nome della linea più elegante della casa.



Montature dalla linea "retro", sapiente utilizzo delle venature tartarugate e del metallo, ovvero dei colori naturali che riportano ad un passato fatto di materiali nobili ed esclusivi: sono queste le caratteristiche della produzione "Epos". Personalmente, dovendo contrastare la presbiopia, ho optato per la tonda montatura "Ermes", che non manca di suscitare brusii di approvazione tutte le volte che - disinvoltamente - la inforco nelle riunioni di lavoro.



Fiore all’occhiello dell’Ottica Gallia sono senz’altro gli occhiali "Hoffmann", realizzati interamente a mano in selezionato corno di bufalo d’acqua, proveniente dall’Asia e dell’Africa.



L’azienda è attiva in Germania dal 1978. Tutti gli occhiali in corno sono realizzati a mano. Hoffmann è stata la prima azienda a sviluppare un metodo speciale di produzione, denominato "Triplex Safety System", in grado di assicurare che la forma dell’occhiale si mantenga perfetta nel tempo. Ciò conferisce agli occhiali Hoffmann caratteristiche di elevata qualità, stabilità e resistenza.
Per le sue caratteristiche, per le straordinarie colorazioni, per le variegate tonalità e sfumature di colore, ogni corno rappresenta sempre un pezzo unico. I più belli derivano da animali anziani, che hanno corna di lunghezza maggiore.



Ogni montatura è realizzata con almeno sette lastre di corno sovrapposte incrociando le loro naturali direzioni strutturali. Le combinazioni di queste diverse lastre sono all’origine delle meravigliose sfumature di colore che il corno assume ad occhiale finito.
L’occhiale in corno è sottoposto a una serie di passaggi durante la sua manifattura artigianale. Le caratteristiche di lavorazione assicurano anche la tutela dell’ambiente: alla fine del processo produttivo, la polvere di corno viene utilizzata come fertilizzante naturale per le piante.



La fase finale della produzione consiste nella lucidatura, che viene fatta anch’essa a mano. Con ogni occhiale viene fornita una speciale crema realizzata con oli naturali.



In definitiva, sono certo di poter annoverare anche l’Ottica Gallia tra quei (pochi) negozi grazie ai quali la Capitale può ancora offrire un servizio di qualità all’esigente Cavaliere.

Italo Borrello


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