Ai minimi termini

Ai minimi termini: breve dizionario sul cinema (Parte 1)
di Archibald Alexander Leach

Anello (ing. loop)
Ciascuno dei singoli segmenti di lavorazione nei quali un film viene suddiviso. Prima dell’elettronica, la pellicola veniva tagliata e ogni spezzone, saldato circolarmente e con l’aggiunta di una coda neutra, era proiettato di continuo finché non veniva terminato il doppiaggio. Angolazione (Camera angle) Punto di vista della camera cinematografica rispetto all’oggetto da riprendere. Si chiama angolazione corrispondente, o controcampo, l’inquadratura determinata da una posizione di macchina da presa simmetrica rispetto a quella dell’angolazione precedente. L’angolo di campo è la porzione orizzontale di scena coperta da un’inquadratura. Animatronica Termine coniato negli anni ’60, che originariamente designava le figure e i modelli semoventi esposti Disneyland. Oggi definisce una branca degli effetti speciali che si avvale di animali, manichini etc comandati elettronicamente , usati oggi in combinazione con altre tecniche di computer grafica, come avvenuto in Jurassic Park.


Animazione
Tecnica di ripresa che consente di creare effetti di movimento sulla base di più immagini fisse. Ogni figura viene preparata e ripresa in una serie di posizioni successive che, proiettate velocemente, danno l’illusione di movimento. Nell’animazione digitale le immagini in movimento sono create dal computer.



Asse ottico
Asse di simmetria di un sistema ottico, cioè la retta ideale che unisce il fuoco anteriore con quello posteriore di una lente o di un obiettivo e che passa per il centro ottico.

Attacco
Si tratta di una tecnica relativa al collegamento di una inquadratura o di un’azione alla successiva, in modo che il pubblico le percepisca come una sola. In altre parole, è il passaggio che avviene normalmente da un’inquadratura all’altra. L’attacco sull’asse è il montaggio di due inquadrature di taglio diverso su uno stesso soggetto, ottenute senza spostare la macchina da presa e cambiando obiettivi i cui assi ottici corrispondono. Esempio: un primo piano seguito da una figura intera dello stesso attore, senza spostare nulla ma cambiando solo la focale dell’obiettivo.

Back-lot
Terreno che si estende su retro o nelle vicinanze dei teatri di posa, nel quale possono essere girate le scene in esterno, una volta ricostruita l’ambientazione (come accade nei film western).

Best boy
Il braccio destro del capo elettricista con funzioni esecutive, in più, aiuta il direttore della fotografia nella collocazioni delle luci artistiche. Il grip best boy è invece il primo assistente del caposquadra dei macchinisti, ai quali spettano il montaggio e il trasporto di tutte le apparecchiature necessarie alle riprese, nonché la preparazione e la manovra di carrelli, binari, dolly.

Billing
Ordine di importanza in cui i nomi delle star appaiono nei titoli di testa. Gli ingaggi futuri di una star dipendono anche dalla posizione che il suo nome occupa nel film precedente.



Blooper
Designa le sviste compiute durante la lavorazione di un film, come gli errori di continuità o gli sbagli commessi dagli attori durante le riprese, generalmente proposti a fini umoristici o come extra nei DVD. Il blooper è anche il dispositivo per creare effetti esplosivi con l’acqua.

In questo video http://youtu.be/eokrrFO-EiA alcuni errori vari presenti nel film Lolita di Stanley Kubrick

Blue screen
Tecnica che consiste nella ripresa dal vero di persone e oggetti posti di fronte a uno sfondo colorato di blu o di verde. Le riprese possono essere fatte in interni o in esterni. La sequenza filmata viene poi integrata al computer con lo sfondo desiderato. Superman, alla fine degli anni ’70, portò questa tecnica alla conquista degli Oscar.



Camera car
Automobile sulla quale viene montata la macchina da presa, mediante un ragno (spider), struttura a più gambe che si fissa con delle ventose e dei ganci sulla carrozzeria, per eseguire lunghe carrellate esterne o riprese all’interno dell’abitacolo. La ripresa con camera car può precedere il soggetto, può essere a seguire o parallela.





Camera Tracking
Procedimento che consente di far muovere in modo realistico animazioni 3D all’interno di ambienti ripresi dal vero e viceversa.

Campo
Inquadratura della macchina da presa in cui la distanza è in rapporto con l’ambiente. Il campo può essere:

Lunghissimo, abbreviato in C.L.L., se dà una visione generale, di fronte o dall’alto (anche piano generale); Lungo, C.L., se inquadra, conservando comunque un centro narrativo, un intero passaggio o una città in una prospettiva un po’ meno ampia del C.L.L.; Medio, C.M. ma anche mezzo campo lungo, se fotografa alcuni personaggi in una parte ridotta di un ambiente. La predominanza di un campo all’interno di una pellicola può definire un genere cinematografico. Ad esempio nel western dominano i C.L.L., dato che il paesaggio, con tutte le avversità di cui è portatore, è un vero e proprio protagonista dei film.

Carrellata
Movimento in orizzontale della macchina da presa, montata su un piano di appoggio mobile, in genere un carrello (dolly), cioè un veicolo che si muove su ruote o su un binario, ma anche altri supporti mobili come un’auto, un carrello da supermercato, una barca…

Cinemascope
Nome commerciale di un sistema di ripresa e proiezione della Twentieth Century Fox che consente di avere sullo schermo un’immagine di dimensioni circa 3 volte più grandi del normale (rapporto di 1:2,55 tra altezza e larghezza). È basato sull’impiego della lente ottica anamorfica, che ha il potere di comprimere le immagini nel senso della larghezza mentre l’altezza rimane invariata, così da inquadrare una scena larga il doppio rispetto a quelle riprese con obiettivi normali. Usato per la prima volta ne La Tunica, 1953.



Cinerama
Nome commerciale di un sistema di proiezione a largo campo visivo, dotato di un proiettore per 3 pellicole affiancate da 35 mm, schermo curvo. Negli anni ’60 questa invenzione di Fred Waller fu un successo mondiale perché dava allo spettatore una netta sensazione di tridimensionalità e profondità dell’immagine. Al Cinerama veniva affiancato l’impiego stereofonico del sonoro. Poi è stato sostituito dalla pellicola 70 mm.



Colorizzazione
Processo di trasformazione della pellicola girata in bianco e nero in un film a colori. Agli albori del cinema avveniva colorando manualmente ogni singolo fotogramma. Negli anni ’80 si introduzze l’uso del computer, usando un solo colore per tinta facendo in modo che fossero i grigi della pellicola a dare diversità cromatica. Oggi si usano 16 milioni di sumature.

Continuity
Solitamente un film non viene girato seguendo punto per punto la sceneggiatura, anzi capita che alcune scene collegate tra loro vengano girate a distanza di giorni. È quindi fondamentale mantenere la ‘continuità’ di queste scene, senza incorrere nei continuità errors (ad esempio una cravatta sciolta in una scena e annodata in quella successiva). Dei problemi di continuità si occupa la segretaria di edizione (script girl), curando la stesura del diario di lavorazione che contiene tutto ciò che accade sul set.

Controcampo (reverse field o shot)
Tecnica che consiste nel dare in successione una scena e montare ciò si vede nel lato opposto della scena stessa (ad esempio in un dialogo tra due persone prima viene inquadrata una poi l’altra). Deve essere eseguito a regola d’arte, per non incorrere nello scavalcamento di campo (cross the line), che determina un disorientamento dello spettatore stravolgendo i riferimenti spaziali dell’inquadratura. Esempio: inquadrato il primo personaggio, il secondo deve sempre guardare dalla parte opposta perché gli sguardi siano coerenti.



APPENDICE: DAL TOTALE AL PARTICOLARE

Dal film ‘Gangs of New York’, di Martin Scorsese (2002)

CAMPO LUNGHISSIMO


CAMPO LUNGO


CAMPO MEDIO


FIGURA INTERA


PIANO AMERICANO


PIANO MEDIO


MEZZO PRIMO PIANO


PRIMO PIANO


PRIMISSIMO PIANO


PARTICOLARE DETTAGLIO




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