Clubman

Per un gentiluomo, a maggior ragione se single, il Club è una vera e propria casa. Non la seconda, quella delle vacanze, ma una sorta di manifestazione ideale dell’abitare, ricevere, essere, al maschile. Per di più offre una bandiera, cioè uno di quei rari e importantissimi sistemi di identificazione di cui il nostro mondo si è tanto impoverito. Proprio perché non lo si usa come una garconniere, ma si entra a farne parte come di una congrega o un clan, la scelta del club al quale iscriversi è di vitale importanza, rappresentando un vero e proprio biglietto da visita.

Da escludere quelli eccessivamente blasé. Terribilmente noiosi, con le loro maggioranze di soci ultraottuagenari, affetti da logorrea senile su gloriosi passati ed incerti futuri. Insomma l’anticamera della camera ardente. Accedetevi solo se in tale tipo di istituzioni già disponete di una buona cerchia di amici.

Da scartare anche i Club dove si pratica il gioco a livelli economici elevati. Attorno al gioco d’azzardo circola un milieu non certo rassicurante: usurai, scambiatori di assegni, insomma gente losca. E poi è probabile che qualcuno vi cacci in una delle situazioni umane senza una via di uscita, chiedendovi del denaro.

Il Club ideale (e ne esistono tanti) è quello dove ci si può rifugiare nella certezza di non essere afflitti da scocciatori, mogli noiose ed amanti insoddisfatte. Un vero Club, infatti, ammette come soci e frequentatori abituali i soli uomini, riservando alle signore qualche serata conviviale o un invito per la cena o per l’aperitivo, avendo cura che la dama invitata non consideri mai, dico mai, il circolo del suo partner in comunione di beni. Da scartare, dunque, i Club dove sono ammesse le donne come socie.

Prima di presentare una domanda di ammissione, sarà opportuno frequentare il Club per un periodo limitato. Ovviamente insieme ad uno o più soci, perché un Club che fa entrare chiunque non è che un bar-ristorante o al più un circoletto da dopolavoro e come tale non ha nulla che vi possa servire. Trattenendovi nelle sale avrete modo di verificare il tipo di soci, l’eventuale presenza di persone sgradite, la qualità del servizio, della cucina, del bar. Avvertirete l’atmosfera, tipica di ciascun sodalizio, verificando che sia consona alle vostre aspettative ed abitudini. Avrete anche modo anche di farvi conoscere da qualche socio abituale frequentatore e di ottenerne la benevolenza per l’ammissione, evitando che le palline nere diano scacco a quelle bianche.

Uno degli indiscussi vantaggi di un buon Circolo è quello di poter contare, quotidianamente o per l’organizzazione di un vostro qualunque evento, su un servizio efficiente e corretto. Un conto è lavorare alcuni giorni per una cena in casa propria (vedi "Anfitrione"), un conto è potersi affidare ad un cuoco in gamba ed al maestro di casa per stabilire menù e l’arredo della tavola.

Una volta ammesso al Club, il vostro primo adempimento sarà quello di scrivere una lettera al Presidente ed al Consiglio Direttivo, ringraziando dell’onore concessovi. Successivamente, sarà elegante invitare a colazione o a cena il Presidente ed i presentatori della vostra candidatura.

Frequenterete il Circolo ogni volta che potrete, soprattutto nei primi tempi dopo l’ammissione. Sarà un modo eccellente per conoscere (e farsi conoscere) dagli altri consoci e dal personale. E’ un momento importante, in cui i camerieri apprendono i vostri tic e preferenze. Così, quando avrete ospiti, chiederà solo a loro se prendono lo zucchero nel caffè o il latte nel the. Di voi sa già tutto, il che vi mette silenziosamente sul gradino del padrone di casa. Soprattutto in questa prima fase sarà opportuno che abbiate all’occhiello il distintivo del Sodalizio. Se fino al tramonto è consentito vestire in maniera sportiva (come avviene nei Circoli Nautici), potrete indossare un capo con le insegne del Club. Tutto ciò servirà a farvi riconoscere come socio da quanti non siano al corrente del vostro nuovo status.

Frequenterete anche qualche evento, in modo da fare qualche conoscenza. Ogni Club ha i suoi equilibri e ci vuole un po’ di tempo a comprenderli. In ogni caso, tassativamente, saluterete per primo i soci più anziani. Nelle occasioni conviviali, nel caso della presentazione ad una dama che accompagna un consocio, sarà opportuno il baciamano (vedi questa voce nei Monologhi).

Un discorso a parte riguarda il personale, Maestro di Casa e camerieri. Tenete presente che non v’è e non vi deve essere persona più snob del cameriere di un buon Club. E’ noto l’episodio del socio canottiere che, in un circolo nautico partenopeo, aveva avuto come timoniere un cameriere. Quando in sala rifiutò il "Lei" di quest’ultimo, il cameriere rispose: "Sull’armo ci potevamo dare del tu. Qui io sono il cameriere e lei il socio". D’altro canto è da ricordare che il Maestro di Casa ed il cameriere di un buon circolo sono abituati a servire persone importanti ed un comportamento poco educato crea automaticamente confronti e critiche. Voi non le sentirete, ma negli spogliatoi e nella cucina faranno di voi uno zimbello. Cordialità, dunque, un minimo di familiarità, ma non più di tanto. Massima disponibilità a risolvere i loro problemi, a titolo ovviamente gratuito, solo se rientrano nella vostra sfera professionale. A Natale ed a Capodanno una strenna generosa (ma non troppo, non siete Frank Sinatra) verrà data con discrezione al Maestro di Casa, che la dividerà con gli altri camerieri.

Un discorso a parte valga per gli ospiti del nostro clubman ideale. Se volete evitare commenti o reprimende, fate in modo che le persone che invitate al circolo per due chiacchiere, un aperitivo, un pranzo o una cena, siano alla vostra altezza. Insomma gente che sa che si parla con un tono di voce corretto e le mani si usano solo per portare il pane alla bocca. Particolare attenzione alle accompagnatrici. Se siete notoriamente sposati o altrettanto notoriamente avete una partner fissa, evitate di frequentare il Club con la vostra amante. Nel caso in cui decideste per un’eccezione alla regola, presentatela agli altri consoci come una vostra collega, o comunque come persona con cui avete un rapporto di lavoro. Da evitare, ovviamente, atteggiamenti romantici.

Ricordate ancora di utilizzare in maniera corretta ogni attrezzatura che il Club mette a vostra disposizione, dai giornali alla palestra, dal biliardo al terminale Internet. Tenete presente che sono di tutti, quindi, una volta preso un giornale in sala di lettura, lo ripiegherete diligentemente lasciandolo come lo avevate trovato. Non avevamo detto che si tratta di una casa ideale? Bene, basterà comportarvi come fate o vorreste fare a casa vostra, a cominciare dall’ordine. A proposito, non sono esclusi gli impianti igienici. Ho ancora in mente un lavandino sporco del vomito di un socio di un Club cui non appartengo.

Se il club dispone di un bar adeguatamente fornito di distillati e superalcolici eviterete di bere più del dovuto con conseguente sbronza. I camerieri saranno abituati ad accompagnare al taxi qualche socio sbevazzone, ma ciò comporta la perdita di parecchi punti nella loro considerazione.

Seguendo i miei modesti suggerimenti, ed affidandovi al buon senso, alla luce del sacro principio che il Club è la casa di tutti i soci, trarrete il massimo godimento dalla frequentazione dell’istituzione.
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