Baciamano

Questo gesto conserva immutato il suo fascino ed il suo significato. Il suo anacronismo è solo apparente, visto che tuttora viene largamente praticato. Non è un gesto che si improvvisa, e per guadagnare la giusta sicurezza è consigliabile un piccolo tirocinio in casa. La vostra compagna non si stupirà se le chiederete di farvi da spalla. Vi sarà anzi complice entusiasta e consulente attentissima, poiché sa che sta lavorando per il bene della sua categoria. Nel valutare l’opportunità di un baciamano non ha importanza lo stato civile. Una Signora è tale per nascita, età, dignità, successo professionale, tutte cose che un uomo pratico della vita in società conosce, vede o intuisce con facilità. Del resto, non si ha tempo per riflettere. Quando si è presentati ad una Signora o la si saluta, si bacia immediatamente la mano che essa porge. La tempestività e la facilità di esecuzione, in una parola la naturalezza, distinguono in questa come in altre occasioni l’uomo di classe. Il cavaliere solleverà leggermente la mano che gli viene porta, alla quale le sue labbra si avvicineranno ad una distanza non superiore a 2/3 mm. Evitare assolutamente di sfiorare con la bocca l’epidermide della dama, salvi rapporti di particolare intimità. Ciò comunque non dovrà mai avvenire in pubblico.
Il baciamano va fatto sia come saluto sia come congedo. Quando ci si trova in gruppo sarà opportuno evitare malumori baciando la mano di tutte le donne salutate. Per i cattolici praticanti ricordiamo che incontrando un alto prelato, il bacio di rito non va indirizzato alla sua mano, ma all’anello vescovile o cardinalizio.
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