Amante

Ad ogni gentiluomo, più o meno felicemente sposato, può succedere di avere un amante, ovvero intrattenere una stabile relazione extraconiugale con carattere sentimentale e/o sessuale. Il rapporto occasionale con prostitute o hostess, come si chiamano oggi, ha natura e regimi molto diversi.

Sgombriamo subito il campo da una pia illusione: nonostante le apparenze, non siamo mai, dico mai, noi uomini a scegliere una donna, ma esattamente il contrario. Il problema è semplicemente quello di lasciarsi andare e cedere alla tentazione, o resistere. Questa scelta è assolutamente soggettiva e, naturalmente, nessuno può farsi maestro e dare suggerimenti in un senso o nell’altro. Resta comunque il fatto che la relazione extra moenia comporta la violazione del patto di fedeltà giurata davanti al prete o all’ufficiale di stato civile, e, fino al 1968 l’adulterio della donna costituiva reato. Chi non ricorda la vicenda dell’amante di Fausto Coppi? Dal punto di vista della salvaguardia della famiglia e del suo patrimonio interno ed esterno di rispettabilità, questo tipo di avventure o relazioni non è il massimo. Non vi è un solo modo di valutare le cose ed è altrettanto vero che oltre ai valori comuni vi sono le spinte personali. Lasciamo ad ognuno la valutazione dell’opportunità dell’avere un amante, purché la storia abbia un senso e la donna non diventi un banale trofeo. A prescindere dal piacere della novità, un amante comporta una serie di problemi. La segretezza della relazione è uno di questi. Poi i costi. A Natale e nelle feste comandate i regali diventano doppi. Per non dire degli "aiuti economici", talvolta richiesti in maniera sottintesa, talaltra pretesi con blandizie o minacce.

Se pensate di "farvi l’amante", sappiate che i più grandi esperti della materia concordano nel dire che la prima risorsa di cui occorre disporre è il tempo, che sottrarrete alle necessarie solitudini, al lavoro, e in gran parte ai vostri figli ed a vostra moglie, cui tutto sommato continuerete a voler bene. E’ inoltre indispensabile conoscere e seguire alcune regole.

E’ innanzitutto opportuno che la "terza gamba del tavolino" non sia nubile o divorziata, ma sposata, possibilmente con figli. Eviterete la ripetitiva, noiosa pretesa del vostro divorzio – che voi non prometterete mai! – facendole balenare il rischio che la vostra relazione, una volta portata all’esame del magistrato dal marito tradito, potrebbe farle perdere casa, figli e, quel che più conta per la gran parte delle "donne sull’orlo di una crisi matrimoniale", l’assegno di mantenimento.

E’ anche da evitare un’amante scelta nel proprio ambito professionale. In questi casi i pettegolezzi delle donne e degli uomini (in quest’arte siamo misconosciuti maestri!) si sprecano. Dopo aver danneggiato entrambe nell’ambiente di lavoro, tali chiacchiere giungono, per di più riccamente amplificate, all’orecchio della legittima moglie. Le conseguenze vanno dalla distruzione di interi servizi di piatti di porcellana all’abbandono in tronco, passando spesso in entrambe i casi al ricorso all’avvocato, mentre in sottofondo si addensa un’atmosfera pesante e litigiosa che influisce significativamente sul metabolismo. Quanto più vicino il tradimento, tanto più imbestialita la moglie. A parte le maggiori difficoltà di tenere nascosta la tresca, questo rischio va messo in conto, perché potrebbe non valere la candela.

Un’amante è un’amante. Per questo motivo eviterete assolutamente, per evitare imbarazzi, di presentarla a tutti gli amici e conoscenti che frequentano la vostra casa e hanno baciato la mano di vostra moglie. Se proprio non potete farne a meno, pranzate o cenate con lei al vostro Club, ma specificando, a beneficio degli altri consoci e dei camerieri, che con la signora in questione dovete discorrere di problemi di lavoro. Evitate di avere un’aria colpevole durante le presentazioni. Chi, come chi scrive, ha esperienza delle cose della vita, ad una presentazione del genere non riuscirebbe a trattenere un sorrisetto ironico ed uno sguardo ai raggi X.

Da evitare anche le giovanissime. Si distinguono in due categorie. Quelle che, a causa della carenza della figura paterna, in essa inconsciamente ed incoscientemente vi identificano. Le giovani extracomunitarie bellocce cercano di ottenere da voi favori economici (vedi il monologo "Vacanze"), nella prospettiva di un matrimonio che potrebbe farle diventare cittadine italiane senza ulteriori passaggi burocratici. Ci si potrebbe chiedere che gusto vi sia, oggi, ad essere cittadino della Repubblica Italiana. C’è però da dire che oggi. Agosto 2007, è tuttora un privilegio essere italiane piuttosto che magrebine, morlacche, uzbeke, ucraine, azere, georgiane, cubane, russe etc. Tornando a bomba: con una ragazzina sareste ridicoli e correreste il rischio che un ossequioso concierge d’hotel o un tassista prenda la vostra amante per vostra figlia.

Se avete deciso per l’amante, siate discreti. Evitate innanzitutto di vantarvene con i vostri amici o peggio con le "amiche". Alla velocità della luce, o meglio del telefono, il fatto giungerebbe all’orecchio di vostra moglie. Pagate i conti dei ristoranti e degli alberghi rigorosamente in contanti e distruggetene subito le ricevute, così come distruggerete i biglietti d’aereo e di treno con destinazioni diverse da quelle riferite alla vostra legittima consorte. Da tali documenti risulterebbero inequivocabilmente il numero dei coperti, la data e l’ora o la tipologia della camera dove avete dormito, il luogo dove siete stato. Oggigiorno siamo tutti sotto l’occhio del Grande Fratello e non quello di Canile 5 (si, Valoroso Scudiero, ho scritto proprio canile!), per cui ogni nostro movimento è controllato, dal cellulare, al telepass, alle carte di credito. Di queste diavolerie distruggerete gli estratti conto poiché dai medesimi risulta dove siete stati con la vostra auto e dove avete acquistato cadeaux.

Quanto al cellulare non fate la fesseria di averne uno solo per la vostra "lei": se lo becca vostra moglie o la vostra cameriera sono guai. Proibite alla vostra amante di inviarvi SMS del tipo "Stanotte sei stato un dio!" o e-mail con foto e testi … espliciti. Nella rubrica del vostro cellulare inserite la vostra amante con un titolo professionale ed un cognome fasullo. Telefonate brevi e senza dettagli: basta che siate un consigliere circoscrizionale o un galoppino di partito e correte il rischio di leggere le trascrizioni delle vostre telefonate "calde" sui giornali.

In base a quello che abbiamo sin qui detto, regolatevi se è il caso o meno di avere un’amante, tenuto anche conto degli alti costi di "gestione" in termini di tempo, denaro e logorio psicologico. Faccio mia la raccomandazione di Antonio Ferrer nel XIII capitolo dei Promessi Sposi: "Adelante, Pedro, con juicio".
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