Compendio



Definizione di Buona Educazione



L’educazione è l’atto del trar fuori le facoltà intellettuali e morali. Queste, prese in sé, non sarebbero nulla se non fossero orientate al buono, al positivo, se non fossero disciplinate dalla "virtù". Ecco, quindi, che è assolutamente necessario parlare di buona educazione se vogliamo che i sentimenti positivi che albergano in ognuno di noi possano essere conformi ai principi morali che sovrintendono l’agire dell’uomo, del "vir", che è tale non solo in riferimento a se stesso, quale individuo, ma anche nei suoi rapporti con gli altri esseri umani. Numerosi trattati hanno parlato di educazione, di buone maniere. Tra i più conosciuti il "Libro del cortigiano" di Baldassar Castiglione ed il "Galateo" di Giovanni della Casa. La figura del cortigiano tratteggiata dal Castiglione è quella di "chiunque si dispone di vivere non per solitudini e né romitori, ma nelle città e tra gli uomini". All’analisi castiglionea non interessa la ragione; questa intende indagare quel "ch’è di noia ad alcuno dei sensi…". Egli trascende da norme morali che abbiano alcuna positività soffermandosi unicamente su ciò che può essere recepito dagli altri appunto senza procurar noia. Il della Casa, sia pur con infinite differenze rispetto al Castiglione, non si discosta eccessivamente dal non considerare quelli che sono i valori etici che soprintendono l’umano agire; infatti egli dice che sarebbe opportuno "salutare ed accomiatare non come la ragione, ma come l’usanza vuole che tu facci; e non come si soleva o si doveva fare, ma come si fa". Entrambi questi libri pur nel loro indiscusso ed indiscutibile, credo, valore letterario, abbandonano l’ideale eroico del rinascimento per soffermarsi sul quotidiano ricercando un’ "arte possibile senza le virtù". L’agire d’un "vir" non può prescindere dalla "virtù", senza per questo tralasciare la "dolcezza de’ costumi e la convenevolezza dei modi e delle maniere. La virtù deve manifestarsi attraverso atti e parole cortesi. La cortesia senza la virtù è una landa brulla ove non crescono che secchi arbusti e piante spinose.

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