a) La casa ideale di un gentiluomo sub 1) Gli ambienti intimi Gli ambienti intimi della casa ideale del gentiluomo sono quelli in cui egli trascorre la propria vita domestica quand’è solo o in compagnia dei propri familiari o amici fraterni. La presenza dell’eventuale e sempre auspicabile servitù non altera l’intimità del luogo. Le stanze che andremo a descrivere in questo paragrafo sono, talune, destinate ad un uso diurno, talaltre ad essere usate la sera e la notte. Il gentiluomo si desta per tempo, il che non vuol dire per forza presto, quanto in modo da non dover aver fretta, condizione che riduce ogni cerimonia ad un meccanismo. Appena sveglio, infila le pantofole ed indossa la sua fedele vestaglia o una giacca da camera di peso adeguato alla stagione. Questi capi hanno una durata che viene protratta al massimo e vengono tenuti in uso anche se lisi. Fatto ciò si reca in bagno per le prime necessità e normalmente si dispone al rito del primo caffè o the, che spesso prende all’aperto, o comunque con le finestre aperte, in modo da percepire lo stile e le temperature della giornata. Terminati i lavacri, si reca nella stanza guardaroba o apre l’armadio per la vestizione, scegliendo ciò che indosserà. Secondo una variante anch’essa degna del gentiluomo, egli sin dalla sera prima si reca nella stanza degli armadi, sceglie l’abito e gli accessori che indosserà il giorno seguente e dà istruzioni al personale di casa affinché tutto quanto necessario alla sua vestizione sia adagiato in un piccolo vestibolo attiguo alla camera da letto e destinato unicamente a tale uso. Ove vivesse una Dama nella sua casa sarebbe preferibile comunicare a lei la propria scelta. Sarà, quindi, la padrona di casa che provvederà a dare disposizioni alla governate acciocché la cameriera provveda a far ciò. Non tutti i gentiluomini hanno personale di servizio, ma nondimeno tutti sanno distinguere le azioni che a loro competono per natura da quelle che competerebbero ai famigli. L’importante non è molto avere, ma correttamente desiderare, in modo che man mano che le possibilità economiche aumentino si sappia come indirizzarle verso una vera crescita e non verso un possesso di oggetti che non incidono sulla reale condizione di vita.
La stanza guardaroba è un ambiente destinato agli abiti ed accessori. Elementi essenziali di questa stanza, oltre al mobilio che speso è realizzato su misura per rispondere ad esigenze spesso diverse da persona a persona, sono uno specchio a tutt’altezza e un piano d’appoggio. Nei luoghi in cui ci si aggira appena svegli è preferibile evitare gli spigoli. Se la capienza lo permette, sarà utilissima una poltrona a portata di un capiente posacenere. La scelta d’un vestito o l’abbinamento degli accessori è cosa importante e in certe occasioni, come prima di un viaggio o di una cerimonia, particolarmente laboriosa. Potrebbe quindi necessitare dell’ausilio d’un buon sigaro. Alcuni si preoccupano dell’odore del fumo, che invece è perfetto per tenere lontani i parassiti. In ogni caso, sedersi a fumare in guardaroba è un fatto eccezionale ed è importante più come astratta possibilità che come concreta abitudine. Doveroso completamento degli arredi di questa stanza è un poggiapiedi per aiutarsi a calzare le scarpe. Sarebbe opportuno, inoltre, che quest’ultimo avesse un piccolo vano apribile dall’alto atto a contenere un calzante, delle spazzole morbide ed una pelle di daino, il tutto necessario ad una semplice spazzolata e lucidata prima di infilare le scarpe. I muri della stanza degli armadi non devono essere assolutamente disadorni, senza peraltro contenere opere di pregio. Delle stampe che raffigurino scene maschili come caccia o altre attività nobili, accompagneranno perfettamente la vestizione. Vi sono appassionati dell’eleganza maschile che appendono ai muri di questo ambiente stampe raffiguranti figurini o modelli di vestiti. Ho visto una volta, in uno di questi ambienti, addirittura un manichino. Trovo però, che questo sia ingombrante e di poca utilità. Il luogo più idoneo per un siffatto oggetto è la stireria o l’atelier d’un sarto.
Negli appartamenti moderni, in cui le ridotte dimensioni degli ambienti condizionano la vita di chi vi abita, saranno necessari armadi guardaroba a doppia altezza; chi non avesse vincoli di spazio propenderà per armadi in legno senza sopralzi, sempre difficili da raggiungere. Il gentiluomo avrà un armadio per ogni tipologia di vestito: da quelli invernali a quelli estivi; i vestiti da cerimonia, viceversa, potranno esser riposti in un unico armadio. Le camicie troveranno collocazione, possibilmente verticale, in modo da evitare segni dovuti alla piegatura necessaria per l’alloggiamento in orizzontale. I cassetti saranno riservati a pullover, guanti e quant’altro, i cappelli troveranno collocazione in un armadio suddiviso con ripiani. Per la conservazione delle cravatte opterei per gli appositi gancetti all’interno delle ante degli armadi trovando che il posizionamento steso od arrotolato nei cassetti non giovi alle stesse. In un armadio separato troveranno collocazione le scarpe e gli stivali. Nella stessa stanza, ove non ve ne siano d’altre specifiche, potranno trovare alloggio borse e valige da viaggio. Non sarà superflua un piccola cassaforte nascosta ove riporre gemelli di pregio, fermacravatta, orologi preziosi ed oggetti di valore d’uso quotidiano. Della collocazione della biancheria intima si parlerà descrivendo la camera da letto.
Terminata la vestizione il gentiluomo si recherà nella stanza destinata alla prima colazione. Sarà questa piccola consuetudine mattutina a dare pienamente inizio alla giornata, predisponendo lo spirito al meglio. Poiché si tratta di un vero e proprio rito, non dovrebbe essere celebrato in un posto destinato ad altri usi. Se il luogo e la stagione sono propizi, niente di meglio che predisporre tutto all’aperto. Non disponendo di una stanza dedicata o di ampi spazi aperti, un angolo luminoso o anche solo degli oggetti che si usano esclusivamente in questa occasione serviranno perfettamente allo scopo. Occorre tener presente che tutta la vita del gentiluomo è tesa tra solennità e umorismo, tra serietà e gioco, solo che spesso queste posizioni sono assunte in modo diverso o opposto a quello di persone con sensibilità ed educazione inferiori. Il buon umore al mattino si stimola, si coltiva e si apprezza con un metodo che sfugge ai superficiali. Com’è triste la vita di coloro che in casa bevono appena un caffè in piedi per poi, appoggiati al bancone d’un bar tra sconosciuti vocianti, bere frettolosamente un cappuccino accompagnato d’una brioche o d’un croissant privo di fragranza.
E quanto preferibile, viceversa, la vista d’un uomo che, seduto in prossimità d’una finestra o in terrazza, sorbisca una bevanda calda accompagnata da una porzione di crostata alla frutta fatta in casa. Sul tavolino faranno bella mostra di sé l’apparecchiatura per la colazione ed il vasellame di servizio. Innanzi al proprio posto vi sarà un piatto da dolce su cui sono poggiati il piattino e la tazza per la bevanda, ai lati saranno posizionate le posatine da dolce: a destra il coltello ed a sinistra la forchetta (il contrario per i mancini, ovviamente), di fronte un cucchiaio da tè o da caffè con il manico rivolto verso destra. Appena seduto il gentiluomo poggerà il tovagliolo sulle ginocchia, studierà il tempo attraverso i vetri della finestra, indi sposterà il piattino e la tazza alla sua sinistra, taglierà un pezzo di crostata che porterà con l’apposita paletta da dolce dal piatto di servizio al piattino da dolce e si disporrà a versare dall’apposito bricco il caffè, ammorbidendolo o meno con il latte. Con un cucchiaino preleverà l’abituale quantitativo di zucchero dalla zuccheriera e iniziando a riflettere su quelle che saranno le sue occupazioni del nuovo dì, principierà lentamente a mescolare la propria bevanda. Le posate e la zuccheriera saranno d’argento, il vasellame di fine porcellana. V’è chi a prima mattina ama bere anche un succo di frutta. In tal caso alla destra dell’apparecchiatura vi sarà l’apposito bicchiere ed al centro del tavolino una caraffa destinata a tale bevanda in vetro od in cristallo con finiture in argento. Nessuna etichetta, nessuna bottiglia di plastica. Il contingente dei nomi e dei materiali deperibili ed ignobili va tenuto meticolosamente fuori da questo contesto. Non è difficile, è solo questione di metodo. Un uomo elegante giammai leggerà il giornale o, ancor peggio, ascolterà un telegiornale od un giornale radio mentre fa la prima colazione. Ora è sintonizzato con gli eventi cosmici, non con quelli umani. E’ un momento assolutamente intimo, destinato alla riflessione o, se egli non viva da solo, ad una morbida conversazione con chi gli sia accanto.
Il gentiluomo, se terminate le occupazioni mattutine è rientrato nella propria dimora, prima di desinare amerà leggere un quotidiano od una rivista. Una comoda berger in pelle dallo schienale alto e dalle orecchie avvolgenti sarà la seduta ideale per questa consuetudine. Un buon sigaro diverrà il compagno perfetto a cui comunicare il proprio compiacimento nel leggere le notizie piacevoli o a cui confidare il proprio disappunto nell’apprendere quelle contrarie. Quest’ulteriore cantuccio domestico potrà essere allocato in un apposito salottino o in un angolo d’un soggiorno. In ogni caso giammai il gentiluomo dovrebbe rinunciarvi.
Il gentiluomo abitualmente si compiacerà d’intrattenersi con gli amici più cari per conversare od anche per dilettarsi nel gioco delle carte o degli scacchi. La dimora dell’uomo elegante dovrebbe sempre prevedere dei luoghi in cui poter coltivare tali passatempi. Un locale da dedicare a tutto ciò, magari segnato da un gran biliardo centrale, sarebbe l’ideale. In mancanza, un angolo del soggiorno potrebbe costituire un accettabile alternativa. Una lampada da gioco basterà a creare l’atmosfera, perché in mancanza di grandi superfici è modificando l’illuminazione che si passa da una destinazione all’altra e si ottiene una diversità di ambienti in uno solo. Chi invece potesse dedicare un ambiente destinato a tali svaghi, prevederà sicuramente la presenza d’un camino vicino al quale siano collocate, preferibilmente, comode poltrone e divani per accogliere gli amici fraterni con cui abbandonarsi in amabili conversazioni. In un angolo non potrà mancare un tavolino per il gioco delle carte. Ve ne sono alcuni con i piani in legno intarsiato che, aprendosi, rivelano un quadrato di pelle verde intorno al quale cimentarsi con gli amici in dilettevoli partite di carte. Un uomo elegante preferirà tali tavolini a quelli il cui piano in panno o pelle verde immediatamente s’offre alla vista. Questi infatti rimandano immediatamente il pensiero alle case da gioco ed un gentiluomo non permetterà mai che la sua dimora possa essere confusa con un casinò. Un salottino atto ad ospitare le Dame dei gentiluomini che conversino o siano impegnati nel gioco, sarà il giusto completamento per questo tipo di sala. Essendo questo ambiente dedicato ai piacevoli passatempi, potrà giovarsi di colori vivaci sia per i muri che per le tappezzerie e i tendaggi.
Il gentiluomo amerà, da solo o con una selezionata compagnia, ascoltare musica. Un salottino dedicato a questo piacere od un angolo a ciò dedicato sarà immancabile nella dimora dell’uomo elegante. Qui saranno le sue collezioni musicali. Ove possibile un pianoforte a muro sempre accordato sarà pronto per essere suonato o dal padrone di casa o da chi si dilettasse a far ciò. Altri strumenti potranno essere riposti nelle loro custodie in attesa di esser rinvenuti per un piccolo concerto domestico: una chitarra, un violino, una tromba, un fisarmonica e consimili. Strumenti come un pianoforte a coda e, ancor meglio, a gran coda, od un’arpa, viceversa, dovrebbero essere collocati nel salone da ballo di cui si dirà più avanti negli ambienti dedicati alla rappresentanza. Nel salottino della musica sarà presente un modernissimo impianto stereofonico per l’ascolto degli attuali supporti e qualche dispositivo per il vinile. Non potrà mancare un vecchio giradischi per ascoltare i 78 giri. Il fascino di questi ultimi non può essere percepito appieno se ascoltati su impianti all’avanguardia. Qualche fruscio ed il gracchiare del suono in alcuni passaggi fa parte della loro essenza e privare tali musiche di ciò significherebbe snaturarle. Se si dispone d’un fonografo a tromba non ci si deve dimenticare di cambiar la puntina ogni qualvolta si sente un disco. L’uso di questi ultimi strumenti, però, dev’essere limitato in quanto la puntina d’acciaio purtroppo, con il passar del tempo, compromette irrimediabilmente i 78 giri. Il gentiluomo, sempre attento alla conservazione del patrimonio o che gli è stato tramandato o che ha acquisito nel tempo, non dimenticherà di scaricare la molla di carica dei fonografi e delle fonovaligie quando non li si usa per molto tempo. Chiudendo gli occhi, seduti in una comoda poltrona, ascoltando un vecchio 78 giri su d’una vecchia radio giradischi o su d’una fonovaligia, potrebbero, magicamente, apparire dalle nebbie del passato atmosfere d’un tempo antico che solo il gentiluomo ha la sensibilità di cogliere e di far rivivere. Un Uomo di nobili sentimenti sa che la maggioranza di tali voci e di tali suoni provengono da persone che non ci sono più e pertanto sarà un geloso custode di tale patrimonio storico non privandosi, ogni tanto, del piacere di riportarli in vita. Alcuni hanno in questo ambiente, o nell’angolo dedicato alla musica, anche una televisione. Io suggerirei di isolare questo oggetto, ove si dovesse sentire la necessità di possederlo, in un angolo appartato d’un’altra sala. Il gentiluomo utilizzerà il video per proiettare film d’elevata qualità che conserverà riposti e catalogati in un mobile che fungerà da cineteca.
Una sala che viene utilizzata privatamente e viene aperta solo a pochi e selezionati visitatori della casa del gentiluomo è la wunderkammer. Questo ambiente giammai potrà esser ricavato in un angolo d’un altro, infatti per la sua particolarissima destinazione e carattere dovrà essere quasi sempre chiuso. L’uomo elegante di per sé è incline alla ricerca della bellezza non solo negli oggetti d’uso comune ma, forse e soprattutto, in quelli più particolari. La wunderkammer sarà il luogo in cui troveranno posto tali oggetti che per la loro singolarità o la loro rarità abbisognano di una sensibilità non comune per essere apprezzati. Nel passato ciò che veniva accolto in questo ambiente erano le cosiddette "memorabilia". Questi sono gli oggetti degni d’esser ammirati per il loro carattere d’eccezionalità. Essi venivano distinti nelle "naturalia" e nelle "artificialia". Le prime consistevano in straordinarie produzioni della natura; le seconde erano manufatti dell’uomo realizzati con materiali rari e tecnologie particolarmente complesse. Le "naturalia" tendono a scomparire dalle attuali wunderkammer. Le scoperte geografiche e naturalistiche e la loro diffusione hanno tolto le caratteristiche d’eccezionalità alla maggior parte delle stesse. Pertanto più facilmente le vetrine e gli armadi di questo ambiente ospiteranno le "artificialia". Il gentiluomo d’oggi raccoglie oggetti che sono stati significativi in determinate epoche, che hanno caratterizzato il costume o siano stati tra i primi prodotti di innovazioni scientifiche. La difficoltà nell’individuare gli oggetti che abbiano il maggior significato e la moltitudine di essi, rappresentano effettivamente una meraviglia per la potenza evocativa che tali raccolte esprimono. Potranno esservi oggetti meccanici, automi, vecchie camere fotografiche a lastre, Strumenti particolarmente complessi non sfigureranno. Antichi e ricercati abiti faranno bella mostra di sé e chi possedesse vesti sacre ricamate in oro od in argento potrà appenderle negli armadi di questa stanza. Collezioni d’oggetti in avorio finemente lavorato, soprattutto se destinate all’uso di gentiluomini del passato, potranno essere ammirate nelle vetrine. Collezioni di carte da gioco, armi da taglio, da punta, da fuoco e quant’altro troveranno, di contro, una più valida collocazione nella biblioteca dell’uomo elegante.